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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Canile al limite, catture bloccate

BRINDISI – Il canile comunale è al collasso. Non essendovi strutture alternative, il sindaco Mimmo Consales vieta l’accalappiamento in tutto il territorio cittadino. Emanata lo scorso 5 giugno, l’ordinanza sta creando non pochi grattacapi alle forze dell’ordine.

BRINDISI – Il canile comunale è al collasso. Non essendovi strutture alternative, il sindaco Mimmo Consales vieta l’accalappiamento in tutto il territorio cittadino. Emanata lo scorso 5 giugno, l’ordinanza sta creando non pochi grattacapi alle forze dell’ordine, in forte difficoltà di fronte alle segnalazioni di randagi in giro per il centro urbano.

Emblematico è quanto successo giovedì, intorno alla mezzanotte, in via Mantegna, nel rione Santa Chiara. Due poliziotti della Sezione volanti si sono recati sul posto poiché alcuni residenti avevano notato un pastore tedesco che vagava dalle parti della scuola elementare Don Milani. Docile, mansueto, il cane indossava un collare. Con ogni probabilità si era allontanato dal suo padrone e aveva smarrito la via di casa. Non sentendosela di lasciarlo per strada, gli agenti lo hanno caricato sui sedili posteriori dell’auto di servizio e lo hanno accompagnato in Questura.

Potrebbe anche succedere, però, di imbattersi in animali aggressivi, che rappresentano una minaccia per l’incolumità della gente. In quei casi, i tutori dell’ordine, non potendo contare sul supporto dell’accalappiacani, devono comportarsi con estrema cautela per non mettere a rischio la propria sicurezza e quella dei cittadini.

Il direttore Siav “C” del Dipartimento di prevenzione servizi veterinari dell’Asl, d’altronde, ha dato direttive precise all’amministrazione comunale: “Il mantenimento del benessere dei cani ricoverati presso il canile comunale di contrada Santa Lucia – si legge in una comunicazione ufficiale indirizzata a Palazzo di città – chiede di emettere idonea ordinanza al fine di bloccare l’introduzione a qualsiasi titolo di ulteriori cani presso il nominato canile, avendo lo stesso raggiunto la massima capacità ricettiva”.

Non un cane in più, quindi, rispetto alla capienza massima della struttura, pari a 800 esemplari. Neanche il canile privato “Dog’s village”, presso il quale erano già stati trasferiti 41 cani, può essere utilizzato come valvola di sfogo.

“Allo scopo di far fronte alla ulteriori richieste di immissione dei cani – si legge nell’ordinanza – nelle ultime settimane, è stata effettuata una indagine conoscitiva sul territorio al fine di verificare se vi siano le strutture disponibili ad accogliere e custodire cani di sua titolarità, che ha avuto esito negativo”.

“Allo scopo di risolvere tale necessità – si legge ancora nell’ordinanza – nelle more dell’approvazione del bilancio comunale per il reperimento dei fondi necessari per un già progettato ampliamento del canile comunale, verrà interessata anche la Asl Br – Servizi veterinari al fine di conoscere se vi è nel territorio di competenza una struttura autorizzata a ricoverare eventuali, ulteriori, esemplari”.

In attesa che la ricerca sortisca qualche risultato, viene “bloccata ogni ulteriore azione di accalappiamento sul territorio comunale e, di conseguenza, ogni ulteriore introduzione di cani all’interno della struttura di contrada Santa Lucia, fino a quando non verrà individuata altra struttura autorizzata o non si liberino nuovi spazi nel canile comunale”.

Fra 20 giorni, intanto, le redini del canile comunale saranno assunte dalla società Brunda Srl di Brindisi, subentrante nell’appalto per la gestione della struttura alla società di Giuseppe Roma.

Una copia dell’ordinanza è stata inviata al Dipartimento di prevenzione dei servizi veterinari dell’Asl e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi e alla Prefettura. Sul sito ufficiale del Comune, però, alla voce “ordinanze sindacali”, non c’è traccia del provvedimento.

 

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