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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Capannone e Sfir, no degli architetti

BRINDISI - Ancora pressing sul commissario dell'Autorità portuale di Brindisi, Ferdinando Lolli, per scongiurare l'utilizzo (anche per soli otto giorni, come avrebbe assicurato lo stesso al sindaco Mimmo Consales) dell'ex Capannone Montecatini come deposito dello zucchero della raffineria Sfir. Dopo Italia Nostra, interviene anche l'Ordine degli architetti con una lettera inviata a Lolli, al sindaco, alla soprintendente ai Beni architettonici, Alessandra Vittorini, e al delegato della Soprintendenza per Brindisi e Taranto, Augusto Ressa, in cui il presidente Fulgenzio Clavica chiede al commissario di recedere dall'atto concessorio alla società di Cesena.

BRINDISI - Ancora pressing sul commissario dell'Autorità portuale di Brindisi, Ferdinando Lolli, per scongiurare l'utilizzo (anche per soli otto giorni, come avrebbe assicurato lo stesso al sindaco Mimmo Consales) dell'ex Capannone Montecatini come deposito dello zucchero della raffineria Sfir. Dopo Italia Nostra, interviene anche l'Ordine degli architetti con una lettera inviata a Lolli, al sindaco, alla soprintendente ai Beni architettonici, Alessandra Vittorini, e al delegato della Soprintendenza per Brindisi e Taranto, Augusto Ressa, in cui il presidente Fulgenzio Clavica chiede al commissario di recedere dall'atto concessorio alla società di Cesena.

"L’Ordine degli Architetti della Provincia di Brindisi, come già ricordato da altri, ha sempre avuto particolarmente a cuore il Capannone ex Montecatini, battendosi perché non venisse demolito e fosse restaurato, ottenendo nel 1997 l’apposizione del vincolo ai sensi della legge 1089/1939, facendo conoscere alla comunità brindisina le tesi di laurea dei nostri giovani colleghi aventi come oggetto lo stesso Capannone, mirabile esempio di archeologia industriale - scrive Clavica - da salvaguardare e valorizzare, sostenendo la sua utilizzazione come spazio museale, fieristico o per eventi, come l’Assemblea nazionale dell’Anci tenutasi con grande successo lo scorso anno".

Il giudizio dell'Ordine degli architetti è netto, e ricorda battaglie del passato sempre nei confronti dell'Autorità portuale: "La sua decisione di concedere alla Sfir Spa, sia pure provvisoriamente, l’uso del Capannone per stoccaggio merci ci ha, perciò, sorpreso negativamente ed ha riproposto la 'diversità di vedute' che negli ultimi anni ci ha fatto trovare su fronti opposti con i suoi predecessori. Abbiamo pertanto il dovere di rappresentarle tutto il nostro disappunto nel vedere mortificata una delle migliori architetture industriali del secolo scorso e vanificate tante nostre battaglie per conservare e valorizzare i valori identitari e le peculiarità del porto di Brindisi, che decisioni inopinate dei suoi predecessori, e non solo, hanno progressivamente rischiato di stravolgere o cancellare irrevocabilmente".

"Nell’avanzare anche a Lei la richiesta di un incontro urgente per poterLe esporre le nostre ragioni, le chiediamo - conclude Fulgenzio Clavica - di rivedere comunque la sua decisione, per poter discutere senza pregiudizi e trovare insieme con tutti i soggetti istituzionali la soluzione più confacente agli interessi di tutta la comunità brindisina".

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