rotate-mobile
Cronaca

“Carabiniere di Brindisi diffamato dopo l’inchiesta sulla morte di Cucchi”

Il gip del Tribunale di Brindisi ordina la prosecuzione delle indagini dopo la denuncia sporta da Francesco Tedesco, in seguito ad alcuni post e siti on line. La Procura aveva chiesto l'archiviazione, accolta l'opposizione degli avvocati Ciullo e Pini. Il vicebrigadiere è imputato per omicidio preterintenzionale

BRINDISI – Il gip del Tribunale di Brindisi ha disposto la prosecuzione delle indagini sulla diffamazione on line denunciata dal carabiniere Francesco Tedesco,  imputato nel procedimento penale aperto sulla morte del geometra romano Stefano Cucchi.

massimo ciullo-2eugenio pini-2Tedesco, nato a Brindisi, è imputato con l’accusa di omicidio preteritenzionale, in relazione a condotte contestate con riferimento all’arresto del giovane. Il vicebrigadiere sporse denuncia contro ignoti in seguito alla pubblicazione di diversi post sul social network Facebook e sui siti in line “Infoaut-Informazione di parte” e “Sesta Soste.it” il 4 gennaio 201. A corredo dell’articolo c’era una foto di Tedesco in costume da bagno, precedentemente diffusa da Ilaria Cucchi, sorella del geometra, da sempre impegnata nella richiesta di giustizia. Aspetta risposte dal 22 ottobre 2009, giorno della morte del fratello, avvenuta pochi giorni dopo l’arresto. Aveva 32 anni.

L’esposto venne presentato dagli avvocati Massimo Ciullo del foro di Brindisi ed Eugenio Pini di Roma (nelle foto), presso gli uffici della Procura della Repubblica: “In tal modo sarà possibile risalire con certezza all'identità dei responsabili della contestata diffamazione”, dicono i legali. “È giunto il momento di arrestare una volta per tutte il linciaggio mediatico di carabinieri, poliziotti e finanzieri, giudicati a priori come sempre colpevoli”.

A conclusione del periodo di indagine, il procuratore capo Marco Dinapoli, ha chiesto l’archiviazione del procedimento con restituzione del fascicolo non ritenendo sussistenti elementi per sostenere l’accusa in giudizio. I penalisti che assistono il militare hanno presentato opposizione e lo scorso 11 maggio, al termine della camera di consiglio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Paola Liaci, ha accolto l’opposizione disponendo la prosecuzione delle indagini. Gli accertamenti dovranno concludersi entro i prossimi quattro mesi.

La Procura della Repubblica di Brindisi, dovrà quindi, procedere con ulteriori verifiche, In aggiunta a quelle avviate il 7 giugno 2016.  Era stata disposta l'attivazione di “ogni iniziativa, tramite anche la polizia postale”, affinché venisse “rimossa la fotografia del querelante e gli articoli postati sulla bacheca pubblica” dei siti internet. La polizia postale mise però in evidenza che “l'Ufficio era sprovvisto di strumentazione tecnica” e per questo sosteneva di essere “impossibilitata a procedere in tal senso”. Da qui la Procura, il 7 febbraio 2017, pur riconoscendo il fatto, ha chiesto l'archiviazione del procedimento.

Secondo il gip “nell'atto di opposizione alla richiesta di archiviazione vengono indicate puntualmente le ulteriori indagini che consentirebbero quasi certamente di individuare l'autore dell'articolo diffamatorio”, si legge nelle motivazioni del provvedimento. Il vicebrigadiere Tedesco, nel frattempo, è imputato dinanzi al Tribunale di Roma per omicidio preterintenzionale. In relazione alla condotta di Ilaria Cucchi pende un procedimento penale a Roma per diffamazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Carabiniere di Brindisi diffamato dopo l’inchiesta sulla morte di Cucchi”

BrindisiReport è in caricamento