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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Santi

Spara ai carabinieri e fugge: la caccia all'uomo finisce a Brindisi

Bloccato in un condominio in via Santi l'albanese Rigent Xhixha, responsabile di un conflitto a fuoco avvenuto il 30 gennaio in Abruzzo. Un'amica brasiliana residente in città gli aveva dato ospitalità

BRINDISI – Una caccia all’uomo iniziata sabato scorso (1 febbraio) si è conclusa stamattina in via Santi, nel cuore di Brindisi. Il 30enne Rigent Xhixha, originario dell’Albania, era ancora armato di una Beretta calibro 22 quando è stato catturato dai carabinieri di Brindisi, al culmine di una serie di perquisizioni presso degli appartamenti in cui si presume avesse trovato ospitalità. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di droga, era ricercato dalla mattina di giovedì 30 gennaio, quando ingaggiò un conflitto a fuoco con un equipaggio dell’Aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Alba Adriatica (Teramo), al culmine di un inseguimento. 

Per giorni i carabinieri sono stati sulle tracce del fuggitivo. La svolta è arrivata la serata di sabato, quando si è capito che il 30enne aveva trovato rifugio a Brindisi, grazie al supporto di un’amica brasiliana residente in città. Da quel momento i militari dei comandi provinciali di Brindisi e Teramo hanno lavorato a braccetto per rintracciare il pericoloso ricercato, ora sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Teramo. 

Rigent Xhixha-2

Il conflitto a fuoco con i carabinieri

I dettagli dell'operazione sono stati forniti dal comandante del Reparto operativo provinciale di Brindisi, colonnello Raffaele Federico, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi pomeriggio in caserma, in presenza anche del comandante del Norm della compagnia di Brindisi, tenente Marco Colì, e del luogotenente Giacomo Poma, comandante della stazione Brindisi Centro.

Tutto, come accennato, ha avuto inizio la mattina del 30 gennaio, nel Comune di Colonnella (Teramo), quando i carabinieri sono intervenuti presso la sala slot “Admiral” per controllare una donna dal fare sospetto che si trovava all’esterno del locale. I militari, dopo aver fermato la donna, asseritamente di origini brasiliane, e aver accertato che era priva di documenti di identità, hanno atteso l’arrivo di una pattuglia a supporto. Poi hanno iniziato un giro di perlustrazione dell’isolato nel corso del quale hanno incrociato una Toyota Auris di colore nero già segnalata per una rapina ai danni di una sala slot situata nella zona del Tronto, lo scorso 23 gennaio. Alla vista dell’equipaggio, il conducente della Toyota ha invertito la marcia per darsi alla fuga, inseguito dai carabinieri.

Arresto ricercato albanese 3-2

Nel corso del lungo e pericoloso inseguimento, una volta giunto sulle colline di località Civita, nell’agro di Colonnella, l’uomo alla guida della Toyota ha lanciato dal finestrino alcuni oggetti contundenti, cercando di colpire l'equipaggio, per poi sporgersi ed esplodere numerosi colpi di arma da fuoco con una pistola semiautomatica, senza centrare l’obiettivo.

L’inseguimento si è concluso poco dopo con la collisione della Toyota contro un muretto perimetrale. A quel punto l’albanese è sceso dal mezzo e ha nuovamente aperto il fuoco nei confronti dei militari, fermatisi a pochi metri da lui. Questa volta, il mezzo militare è stato colpito. I carabinieri hanno dovuto reagire al fuoco, ma il 30enne è riuscito a dileguarsi lanciandosi giù per una scarpata, da cui ha fatto perdere le proprie tracce.

La fuga

Numerose pattuglie, nel giro di pochi minuti, hanno circondato la zona. Xhixha, durante la fuga, ha effettuato due rapine: la prima ai danni di un contadino, privato del suo ciclomotore, la seconda nei confronti di un automobilista, al quale è stata sottratta la sua Mercedes classe E. La stessa autovettura è stata successivamente ritrovata in stato d’abbandono nel Comune di Colli del Tronto (Ascoli Piceno), dove sono state estese le ricerche, con la collaborazione del locale comando provinciale.

Contemporaneamente sono state avviate una serie di attività tecnico investigative che hanno consentito di identificare il malvivente, ricostruendo la sua sfera di interessi e frequentazioni. Le ricerche del fuggitivo sono arrivate a Brindisi nella giornata di sabato. Qui entrano in scena anche i carabinieri del locale comando provinciale, che risalgono a una cittadina di nazionalità brasiliana che si presume abbia fornito ospitalità Xhixha, forse ignara del fatto che fosse ricercato dalle forze dell’ordine.

Rintracciato a Brindisi

Il cerchio si è stretto nella pomeriggio di lunedì, quando i carabinieri, con il supporto di reparti speciali, hanno perquisito un appartamento situato in via Cesare Braico, nel centro di Brindisi, da cui si presume sia passato l’albanese. In serata, i militari si sono spostati in vico de Lubelli, traversa di corso Garibaldi, alle spalle del cinema teatro Impero, dove è stata effettuata un’accurata perquisizione presso un’altra abitazione, davanti agli occhi di numerosi passanti.

Arresto ricercato albanese-3

Xhixha ormai aveva perso ogni appoggio. L’uomo stamattina (martedì 4 febbraio) ha cercato di nascondersi nel cortile di un condominio situato in via Santi, a pochi passi dal nuovo teatro Verdi. I carabinieri hanno cinturato la zona e lo hanno bloccato mentre usciva, con la pistola ancora addosso, con 10 proiettili nel caricatore. L’uomo, stavolta, non ha opposto resistenza. Nella successiva perquisizione personale, all’interno del suo zainetto, i carabinieri hanno trovato altri 20 proiettili calibro 22. Xhixha aveva una ferita alla gamba sinistra che si era procurato nel corso del conflitto al fuoco avvenuto in Abruzzo. Dopo le cure del caso ricevute presso l’ospedale Perrino, è stato condotto in carcere. Il 30enne aveva raggiunto Brindisi con l’intenzione di prendere un traghetto alla volta dell’Albania. La posizione dell'amica brasiliana è al vaglio delle autorità. 

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