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Cronaca

Cercasi addetto stampa in Provincia: il concorso "lampo" del venerdì santo

E' il concorso "lampo" del venerdì santo: la Provincia, da quando la News Sas che fu del sindaco non si occupa della comunicazione istituzionale e rassegna stampa degli enti perché, a quanto pare, la società versa in cattive acque ed è molto vicina al fallimento, non ha più un addetto stampa.

BRINDISI - E’ il concorso "lampo" del venerdì santo: la Provincia, da quando la News Sas che fu del sindaco non si occupa della comunicazione istituzionale e rassegna stampa degli enti perché, a quanto pare, la società versa in cattive acque, non ha più un addetto stampa. E bandisce quindi un concorso per reclutare un giornalista. La particolarità? Il concorso viene pubblicato sul sito dell’Ente il 18 aprile 2014, i candidati potranno presentare le proprie domande entro il 30 aprile del 2014.

Dodici giorni a disposizione, per una procedura su cui non v’è stata alcuna pubblicità, neanche uno straccio di comunicato stampa, all’infuori del sito istituzionale dell’ente e della società in house Santa Teresa che se ne occupa. Ma sono 12 giorni del tutto particolari. Il 18 aprile era il venerdì santo, poi c’è stata Pasqua il 20, Pasquetta il 21 aprile. Festa della Liberazione il 25 aprile e una serie di ponti. Insomma, tolti i sabati e i festivi, dei 12 giorni a disposizione ne restano 6.

Perché tutto così in fretta? Come mai ad occuparsene è la società partecipata e non direttamente l’Ente in questione? Ma veniamo ai requisiti. I partecipanti devono essere italiani o comunque cittadini di uno stato membro dell’Europa, devono godere dei diritti civili e politici, non devono aver riportato condanne penali né avere procedimenti penali in corso “che precludano la costituzione del rapporto di lavoro”. Devono essere genericamente “iscritti all’albo dei giornalisti”. Non v’è differenza in termini di punteggio tra pubblicisti, che per definizione svolgono attività giornalistica non in via esclusiva, e professionisti. Poi: buona conoscenza dei sistemi operativi Windows e del pacchetto Office. Si deve inviare un dettagliato curriculum professionale.

L’attività da svolgere è la seguente: la gestione dei contatti con le testate giornalistiche e opinion leader, la redazione e il lancio di comunicati stampa, l’organizzazione delle conferenze stampa, la composizione di cartelle stampa e la fornitura della rassegna stampa da garantire anche nei giorni festivi. Due ore di lavoro al giorno, in media, per 12mila euro lordi l’anno. I candidati saranno valutati da una commissione esaminatrice nominata dalla Santa Teresa Spa e verranno assegnati i seguenti punteggi. Fino a cinque punti per la valutazione del servizio, ovvero le collaborazioni con enti pubblici e soggetti privati, attinenti alla professionalità richiesta. Poi i titoli: qualificazione e esperienza, laurea (vale 3 punti), corsi, seminari, attestati o qualifiche. Infine il colloquio, anch’esso in grado di garantire al candidato un punteggio fino a un massimo di 5 punti. Al termine delle valutazioni sarà formulata una graduatoria.

Insomma fino al 30 aprile c’è tempo per concorrere per l’unico posto da addetto stampa presso la Provincia. La domanda è lecita: l’universo del giornalismo è tra i più affetti dal precariato, in casi fortunatissimi, per non dire della disoccupazione dilagante che riguarda soprattutto i professionisti (visto che in teoria i pubblicisti dovrebbero per definizione praticare anche altri lavori). Perché così poca pubblicità al bando? Chi si è occupato di decidere i requisiti? Con quale criterio? E perché solo 12 giorni di tempo ai candidati, per altro nel periodo a maggior concentrazione di ponti e festivi? 

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