Chiuso l'unico ufficio postale del paese: parte l'interrogazione parlamentare
Il senatore Vittorio Zizza (Cor) ha presentato un’interrogazione presso il sindacato ispettivo del Senato sulla chiusura dell’unico ufficio postale di Erchie, a seguito del furto di una cassaforte messo a segno la notte fra il 6 e il 7 aprile
ERCHIE - Il senatore Vittorio Zizza (Cor) ha presentato un’interrogazione presso il sindacato ispettivo del Senato sulla chiusura dell’unico ufficio postale di Erchie, a seguito del furto di una cassaforte messo a segno la notte fra il 6 e il 7 aprile, attraverso l’impiego di un Tir. Il senatore ha segnalato “i disagi che una intera comunità sta vivendo”.
Zizza rimarca che “l'utenza si vede costretta, con i disagi conseguenti, a spostarsi nel comune limitrofo di Torre di Santa Susanna, per usufruire dei comuni servizi di Poste Italiane. Servizi che nel 2016 dovrebbero essere garantiti e più che mai efficienti”.
“I tempi-precisa il senatore dei CoR- nei quali il servizio riprenderà a funzionare non sono certi. Di comune accordo con il nostro coordinatore cittadino di Erchie, Domenico Mancini, abbiamo ritenuto urgente sollecitare il Ministro competente affinché si faccia luce sulla vicenda e affinché i cittadini di quella comunità non debbano spostarsi in un altro comune per usufruire di un servizio che è un diritto per tutti”.
“I disagi maggiori derivano dal fatto che la sede di Torre, nella fascia pomeridiana di apertura, non garantirebbe alcuni servizi come ritiro corrispondenza o prelievi, arrecando enormi difficoltà all'utenza- spiega il senatore Zizza- Sarebbe semplice ed opportuno sperimentare, una volta che l'ufficio di Erchie verrà riaperto, l'apertura alternata pomeridiana con un altro comune in modo da garantire un servizio soddisfacente ai cittadini”.
“Ritengo- conclude il senatore Zizza- che sia urgente intervenire al fine di risolvere i disservizi causati alla popolazione. Mi auguro che la risposta del Ministro non si faccia attendere”.