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Cronaca Ceglie Messapica

Concorsi, l'opposizione chiede l'annullamento e una relazione al sindaco Caroli

CEGLIE MESSAPICA - “I concorsi comunali vanno annullati”. I consiglieri del centrosinistra passano al contrattacco e dopo il pasticciaccio, vero o presunto, del concorso per istruttore amministrativo sospeso con tanto di incursione dei carabinieri, chiedono al sindaco e alla amministrazione comunale di azzerare gli ultimi quattro concorsi banditi in seno all’ente.

CEGLIE MESSAPICA - “I concorsi comunali vanno annullati”. I consiglieri del centrosinistra passano al contrattacco e dopo il pasticciaccio, vero o presunto, del concorso per istruttore amministrativo sospeso con tanto di incursione dei carabinieri, chiedono al sindaco e alla amministrazione comunale di azzerare gli ultimi quattro concorsi banditi in seno all’ente.

L’interpellanza a firma dei consiglieri Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda e Nicola Trinchera ha per oggetto i bandi per un posto di ingegnere gestionale, due posti di istruttore direttivo  specialista  in informatica nonché i due posti di istruttore amministrativo, e ricalca sostanzialmente gli esposti spediti dai consiglieri alla Corte dei conti, ma anche al prefetto, stigmatizzando la presunta illegittimità degli stessi.

Nel mirino degli interpellanti, le rispettive commissioni giudicatrici, costituite “in violazione della normativa vigente a discapito della trasparenza amministrativa”. Le argomentazioni sono principalmente tre. La prima, “per tutti e tre i concorsi banditi e avviati è stato nominato in qualità di segretario, un impiegato di categoria  C”, inferiore dunque dei posti messi a bando. La seconda, “per il concorso di istruttore direttivo specialista in informatica  la composizione della commissione esaminatrice” sarebbe al netto di professionisti del settore, “tra i componenti non vi è alcun esperto in informatica, atteso che la commissione  è composta da un laureato in Giurisprudenza, da un ingegnere civile edile e dal segretario generale del Comune.

E  ancora, uno dei  componenti della stessa commissione,  sembra essere  in  quiescenza da più di tre anni”. La terza, “per il concorso di istruttore amministrativo non è  stato rispettato il bando in quanto i concorrenti non sono stati preavvisati direttamente e per tempo del cambio della sede di esame”. Insomma, quand’anche l’amministrazione, la procura interpellata, dovessero ritenere non ostativa la violazione al regolamento da parte dei tre candidati che si sono allontanati dall’aula prima dello scadere della prima ora, fatto che ha scatenato la bagarre con la conseguente sospensione del concorso, resta “illegittimo” il cambio della sede. Fatto del quale, a dirla tutta, i concorrenti erano stati avvertiti con tre giorni d’anticipo sul sito del Comune.

L’argomentazione non vale per i quattro consiglieri, che aggiungono: “Dopo gli avvenimenti di queste ultime ore, preso atto anche dell’intervento dei carabinieri, il clima non è rassicurante e sereno, che sempre più sono le ombre che si addensano sull’operato dell’amministrazione comunale, della struttura tecnica e delle commissioni esaminatrici, si rende necessario ristabilire un minimo di trasparenza e di fiducia tra i cittadini, in particolare tra i candidati”.

L’interpellanza si chiude con la richiesta rivolta al sindaco Luigi Caroli di “relazionare in merito a quanto  realmente accaduto durante lo svolgimento della prima prova d’esame del concorso per  istruttore amministrativo”, e ancora “al  sindaco e all’amministrazione comunale di sospendere e annullare  tutte le procedure concorsuali per ripristinare la legalità, atteso che, a nostro avviso  sono stati commessi illegittimità sostanziali, che potrebbero inficiare la validità dei concorsi”. La parola passa all’amministrazione comunale.

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