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Cronaca

"Non vengo, chiami l'ambulanza": condannata una guardia medica

Si tratta di un 50enne originario di Brindisi che prestava servizio ad Aosta. Ha rifiutato di recarsi presso l'abitazione di una 92enne con una frattura al femore, la sera dello scorso 7 febbraio. Interdetto per cinque anni

BRINDISI – Si rifiutò di recarsi presso l’abitazione di una 92enne costretta a letto da una grave frattura al femore. Una guardia medica originaria di Brindisi e in servizio, all’epoca dei fatti, ad Aosta, il 50enne Antonio Arsena, è stato condannato a due anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni dal tribunale collegiale di Aosta, presieduto da Eugenio Gramola (a latere Maurizio D’Abrusco e Marco Tornatore).

I fatti risalgono a una fredda serata invernale dello scorso 7 febbraio. Il figlio della pensionata si rivolge al servizio di continuità assistenziale. Arsena, da quanto emerso nel corso del processo, gli avrebbe risposto: “Io non vengo, chiami l’ambulanza”. Secondo il pm, Luca Ceccanti, l’imputato quella sera "aveva preferito stare al calduccio nel suo stanzino" invece di uscire per l'intervento, svolto poi da un suo collega, che a nome dell'azienda Usl si è scusato.

La difesa ha rimarcato il fatto che il medico non avesse ricevuto contestazioni disciplinari e che lo stesso aveva consigliato al figlio dell’anziana di rivolgersi la medico di famiglia, o di chiamare un’ambulanza. Ma il collegio giudicante ieri gli inflitto il massimo della pena previsto per il reato di rifiuto e omissioni di atti d’ufficio.

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