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Cronaca

Confiscata e abbandonata: nel cuore del quartiere la masseria della vergogna

Ricettacolo di animali, meta preferita degli inquinatori e toilette a cielo aperto per chi non vuole utilizzare i bagni pubblici

BRINDISI – Ricettacolo di animali, meta preferita degli inquinatori e toilette a cielo aperto per chi non vuole utilizzare i bagni pubblici. È diventata questo, oggi, una ex masseria privata che da circa dieci anni è di proprietà del Comune di Brindisi. Confiscata alla criminalità e abbandonata. Sorge nel cuore del quartiere Sant’Elia all’incrocio tra via Leonardo da Vinci e via Ciardi dove si svolge il mercato settimanale. Ed è il fardello dei residenti della zona.

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“Vivo qui dal 1979 e già esisteva, da più di 10 anni è in stato di abbandono con pericolo di crollo, più  volte sono intervenuti gli agenti della Municipale che l’hanno transennata impedendone l’accesso – spiega uno dei residenti – ma oltre a questo nessuno mai si è interessato per la messa in sicurezza dell’immobile, ormai rudere e per renderla fruibile”. Al suo interno c’è di tutto, da lastre di amianto a spazzatura. Più volte è stato chiesto l’intervento degli amministratori ma tutto è sempre caduto nel vuoto.

I predecedenti interventi sulla masseria 

“Viene anche utilizzata come bagno pubblico specie durante il mercato, per non parlare, poi, dei topi e gli animali che la frequentano e che ci ritroviamo in casa”. Un bene che potrebbe essere messo a disposizione della cittadinanza, che potrebbe diventare un parco pubblico ma che al momento rappresenta solo una vergogna per la città. Da quanti si apprende nonostante faccia parte dell'elenco dei beni patrimoniali del Comune di Brindisi non è stato inserito nel programma dei lavori pubblici. Non si prevede alcun tipo di intervento su quell'immobile. E questo è un aspetto ancora più grave se si considera che i beni consiscati alla criminalità dovrebbero essere restituiti alla collettività. 

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