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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Contratti Multiservizi: scontro frontale/ Video

BRINDISI – “Nessun premio: solo adeguamenti contrattuali. Mille euro in più sulla busta paga? Sì, ma solo in pochissimi casi”. I lavoratori della Brindisi Multiservizi ribattono alle accuse mosse nei loro confronti dal sindaco, Mimmo Consales, e intraprendono il blocco di ogni attività.

BRINDISI – “Nessun premio: solo adeguamenti contrattuali. Mille euro in più sulla busta paga? Sì, ma solo in pochissimi casi”. I lavoratori della Brindisi Multiservizi ribattono alle accuse mosse nei loro confronti dal sindaco, Mimmo Consales, e intraprendono il blocco di ogni attività. Fin dalle prime luci del giorno: il parcheggio di via del Mare gestito dalla municipalizzata è rimasto chiuso; i carro attrezzi e tutti i mezzi impiegati nei vari servizi forniti dall’azienda sono rimasti nel deposito di via provinciale San Vito (video).

E proprio nel cortile di ingresso del deposito, alcune decine di persone hanno allestito un presidio permanente. Tale protesta è scaturita dal comunicato stampa attraverso il quale il primo cittadino, nella giornata di ieri, ha annunciato di aver “dato disposizioni all’amministratore unico della società Brindisi Multiservizi, l’avvocato Francesco Arigliano, di azzerare, a far data dall’1 aprile 2014, tutti i premi ad personam e le indennità di settore che fino ad oggi sono stati elargiti in maniera spropositata e, nella maggior parte dei casi, senza alcuna motivazione plausibile”.

Il primo cittadino, in particolare, ha denunciato la corresponsione di premi fino a un massimo di mille euro mensili sulle buste paga dei lavoratori. Ma quest’ultimi, ascoltati stamani da BrindisiReport.it, forniscono un’altra versione dei fatti. “E’ vero – dichiara Alessandro Trane, del sindacato Cobas – dei 175 dipendenti della Multiservizi, una quarantina di essi hanno avuto un aumento sulla busta paga che nella maggior parte dei casi non supera i 400 euro lordi, ad eccezione di pochissimi lavoratori che hanno percepito anche mille euro in più rispetto allo stipendio previsto dal contratto”.

“Ma non si tratta, a differenza di quanto affermato dal sindaco, di premi ingiustificati: bensì di adeguamenti contrattuali – dice Trane - concordati con i sindacati”. A detta dei manifestanti, gran parte dei dipendenti vengono destinati a delle mansioni non previste dai rispettivi contratti. E viene inoltre rimarcata la situazione di precarietà in cui versano 27 persone con il contratto in scadenza il prossimo 31 marzo.

“Il sindaco – dichiara ancora Trane – sa bene che lavoriamo da sempre con contratti inadeguati. Lo sa fin da quando, da addetto stampa della Multiservizi, elogiava questa azienda, esaltando la professionalità dei suoi lavoratori”.

I manifestanti affermano quindi di voler rinunciare agli incentivi ad personam, chiedendo al contempo un confronto con l’amministrazione comunale sullo stato complessivo dell’azienda. Per quanto concerne l’amministratore della stessa, invece, si chiedono le dimissioni. “L’avvocato Francesco Arigliano deve dimettersi – affermano i dimostrati – perché non ci sta tutelando”. Lo sciopero, dunque, andrà avanti a oltranza. “Bloccheremo ogni servizio – affermano i lavoratori – fino a quando non ci sarò una schiarita sui contratti”.

 

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