Alta sorveglianza al porto: due arresti. Anche unità tedesca
Si intensifica l'attività di controllo nel porto di Brindisi, coordinata dalla Polizia di Frontiera, recentemente anche assieme ad una unità operativa della Bundespolizei tedesca
BRINDISI – Si intensifica l’attività di controllo nel porto di Brindisi, coordinata dalla Polizia di Frontiera, recentemente anche assieme ad una unità operativa della Bundespolizei tedesca. Dal 12 al 26 marzo, sotto la direzione del vicequestore Mario Marcone, si sono svolti tre servizi straordinari nell’ambito dell’operazione “Alto impatto Adriatico IV – fase operativa”, che avevano come fine il contrasto all’immigrazione illegale dai porti albanesi e greci.
Ai servizi hanno partecipato, oltre al personale della Polizia di Frontiera e della Bundespolizei, unità della questura brindisina (Digos), la Squadra cinofili, il Nucleo artificieri, i tiratori scelti della stessa Polizia di Stato, Polizia stradale, Reparto di prevenzione crimine Puglia Meridionale, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto e security dell’Autorità portuale.
Più precisamente, nei giorni 19, 21 e 22 marzo sono stati passati al setaccio passeggeri, Tir, furgoni, auto, merci, con particolare attenzione ai documenti di espatrio. Il bilancio dell’operazione è di due arresti, di una persona denunciata a piede libero, con 4768 persone identificate (delle quali 2928 di ordine extracomunitaria), 1075 veicoli controllati, uno dei quali sequestrato, varie contravvenzioni al codice della strada.
Il 21 marzo, allo sbarco di veicoli e passeggeri dal traghetto Red Star I in arrivo da Valona, durante i controlli dei passeggeri effettuati con il supporto della banca dati interforze, è stato individuato ed arrestato dalla Polizia un cittadino albanese destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Arezzo, per violazione delle norme sull’immigrazione.
Il 22 marzo, sempre durante il controllo allo sbarco di automezzi e passeggeri, questa volta provenienti dal porto ellenico di Igoumenitsa con il traghetto Euroferry Egnazia, è stata sequestrata una Opel Astra condotta da un cittadino bulgaro e con a bordo altri tre suoi connazionali. L’auto aveva un doppiofondo in cui erano state nascoste sigarette di contrabbando per un totale di 21 chili
Il bulgaro alla guida dell’auto, che risultava già recidivo al reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, è stato tratto in arresto e processato per direttissima lo stesso giorno, con condanna a 1 anno e 7 mesi di reclusione e 70.000 euro di multa.