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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Criminalità a Francavilla Fontana, lunedì il consiglio con il prefetto e Mantovano

FRANCAVILLA FONTANA – La situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico in questa città arriva in consiglio comunale. Se ne discuterà nella seduta monotematica convocata per lunedì prossimo 22 novembre, alla quale parteciperanno il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e il prefetto di Brindisi Nicola Prete. Il consiglio, il cui tema è: “Ordine pubblico, sicurezza e fenomeni connessi”, avrà inizio alle 9,30 e si terrà nell’aula magna della scuola media “San Francesco”.

FRANCAVILLA FONTANA – La situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico in questa città arriva in consiglio comunale. Se ne discuterà nella seduta monotematica convocata per lunedì prossimo 22 novembre, alla quale parteciperanno il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e il prefetto di Brindisi Nicola Prete. Il consiglio, il cui tema è: “Ordine pubblico, sicurezza e fenomeni connessi”, avrà inizio alle 9,30 e si terrà nell’aula magna della scuola media “San Francesco”.

Si vanno dunque delineando e prendono corpo le linee guide per combattere la criminalità francavillese, tracciate nel vertice tenutosi venerdì scorso nella Compagnia carabinieri di Francavilla Fontana, presieduto dal sottosegretario Mantovano, con il responsabile del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato Gilberto Caldarozzi (lo stesso che ha avuto un ruolo di primo piano nella cattura avvenuta ieri pomeriggio di Antonio Iovine, il boss del clan camorristico dei casalesi), il vice comandante dei Ros dei carabinieri, generale Mario Parente, il procuratore antimafia Cataldo Motta, il procuratore di Brindisi Marco Di Napoli, il colonnello Paolo Fabiano, vice comandante della Legione carabinieri, il questore di Brindisi Vincenzo Carella, il comandante provinciale dei carabinieri Ugo Sica, il prefetto Nicola Prete, il comandante provinciale della Guardia di Finanza.

Lunedì sono giunte nuove unità assegnate alla Compagnia carabinieri per il controllo del territorio. In città, inoltre, sono operative giorno e notte tre pattuglie della Polizia distaccate dalla Questura di Brindisi, anche esse impegnate nel controllo del territorio. Sono stati presi contatti con gli amministratori in modo da sensibilizzare la popolazione (la riunione consiliare ha questo scopo; ce ne dovrebbe essere un’altra il 29 con il procuratore di Brindisi Marco Di Napoli); e dovrebbe essere utilizzato, a supporto degli investigatori locali, un gruppo altamente specializzato che viene da fuori.

Lo Stato, dopo l’ultimo agguato a colpi di kalashnikov, compiuto all’alba di giovedì scorso lungo la statale 7 (un morto ed un ferito grave), ha detto basta. Questa escalation di fatti di sangue deve essere stroncata. La criminalità ha superato il livello di guardia e rischia di far scivolare in una spirale di violenza inaudita. E sta scendendo in campo con tutto il peso necessario. Avrebbe dovuto farlo molto prima. I segnali non sono recenti. E nemmeno le denunce pubbliche. Tra l’altro a Francavilla esiste un fenomeno che ha dimensioni notevoli, anche questo noto a tutti: l’usura. Gli investigatori la definiscono “attività criminale per eccellenza”, sommersa, facile da nascondere, al contrario dello spaccio della droga o delle estorsioni che un buon investigatore, partendo da un indizio, seguendo e pedinando, riesce a scoprire.

L’usura è difficile da individuare ed a Francavilla, si è sempre detto, è l’attività principale della criminalità. Trova terreno fertile in questa città commerciale che deve fare i conti con la stretta creditizia. Per avere denaro dalle banche bisogna sudare sette camicie. Gli usurai ce l’hanno sempre pronto. In cinque minuti la somma richiesta è disponibile.

Potrebbe esserci l’usura dietro l’omicidio di Vincenzo Della Corte, commerciante francavillese, cugino del sindaco in carica, ammazzato la sera dell’8 ottobre a Francavilla Fontana da un commando composto da non meno di tre elementi: uno rimasto alla guida della vettura, due entrati nel locale (era la sede del supermercato che dovevano aprire) in cui Della Corte di trovava assieme a Cosimo Rochira, ad una commessa e a due giovani che stavano mettendo a posto la merce negli scaffali.

E potrebbe essere una risposta a quella esecuzione l’agguato di giovedì scorso lungo la statale 7 nei confronti di Nicola Canovari, rottamaio con precedenti per droga, estorsioni e altro, rimasto gravemente ferito, mentre il suo aiutante, Francesco Ligorio, 18 anni, pure lui francavillese, restò ucciso. I carabinieri sospettavano già da tempo che Canovari la sera dell’8 ottobre potesse essere presente sulla scena del delitto. Non da spettatore, ma da esecutore. Ammazzando Della Corte i killer avevano sfidato le persone alle quali era legato. Non reagire a quell’omicidio poteva mettere in discussione la leadership. Gli investigatori tutto questo lo sanno. Debbono trovare le prove.

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