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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Da Mario la Fragnara, 'fumo' e braciole

OSTUNI – Chi non conosce Mario la Fragnara, a Ostuni, e il suo supermercato di carni all’estrema periferia all’inizio della provinciale per San Michele Salentino, dove funziona anche un piccolo ristorante dove si servono specialità alla brace? Mario Flore però alla cassa del negozio vendeva anche hascisc a etti e alla fine la polizia è riuscita a coglierlo in flagranza di reato ieri sera attorno alle 21, quando aveva appena “servito” tre tossicodipendenti di Ostuni e Carovigno. Il personale del commissariato di Ostuni, appostato all’esterno tra gli effluvi di costate e salsicce arrosto, è intervenuto in quel momento, bloccando i tre acquirenti e sequestrando un blocchetto di hascisc che corrispondeva perfettamente ad un altro pezzo trovato addosso a Flore nel corso della successiva perquisizione.

OSTUNI – Chi non conosce Mario la Fragnara, a Ostuni, e il suo supermercato di carni all’estrema periferia all’inizio della provinciale per San Michele Salentino, dove funziona anche un piccolo ristorante dove si servono specialità alla brace? Mario Flore però alla cassa del negozio vendeva anche hascisc a etti e alla fine la polizia è riuscita a coglierlo in flagranza di reato ieri sera attorno alle 21, quando aveva appena “servito” tre tossicodipendenti di Ostuni e Carovigno. Il personale del commissariato di Ostuni, appostato all’esterno tra gli effluvi di costate e salsicce arrosto, è intervenuto in quel momento, bloccando i tre acquirenti e sequestrando un blocchetto di hascisc che corrispondeva perfettamente ad un altro pezzo trovato addosso a Flore nel corso della successiva perquisizione.

In tasca, il macellaio aveva, accuratamente separati dai soldi degli incassi del supermercato, circa mille euro in una busta di plastica, che erano invece l’incasso dell’attività di spaccio. E di droga, Flore, ne aveva a chili, quattro per la precisione. Sono saltati fuori durante la lunga perquisizione dei locali commerciali e dei  sotterranei collegati alle fondazioni del supermercato: le stecche di hascisc si trovavano in alcuni scaffali, nascoste tra addobbi natalizi e materiale elettrico.

La polizia suppone, ha detto stamani il dirigente del commissariato di Ostuni, Francesco Angiuli, che l’hascisc si di provenienza napoletana, una piazza dove Mario Flore era evidentemente molto ben accreditato e ben garantito potendo ricevere senza problemi forniture notevoli. Gli investigatori ritengono – ha detto sempre Angiuli – di poter rintracciare ancora altre scorte di hascisc collegabili a la “Fragnara” e alla sua rete di spaccio, che si estendeva anche alle vicine Carovigno e San Michele Salentino.

Mario Flore, dicono ancora gli investigatori, era un punto di riferimento importante però per tutto l’Alto Salento, almeno per l’hascisc che era la sua specialità. Nei suoi precedenti compare infatti solo quel tipo di sostanza stupefacente. A Ostuni i suoi “cavalli” spacciavano sia nei locali pubblici che nei pressi delle scuole, mentre chi voleva contrattare direttamente con lui doveva raggiungere il ipermercato di carni sulla strada per San Michele, dove l’ingresso si trova in fondo ad un grande piazzale video sorvegliato. Non è stato perciò facile condurre l’appostamento senza essere notati.

I tre compratori fermati ieri era alle 21 hanno dovuto ammettere tutto di fronte all’evidenza dei fatti: non solo i due pezzi di hascisc combacianti, ma anche l’avvenuta osservazione di ogni loro mossa da parte dei poliziotti appostati: l’arrivo dell’auto, l’ingresso, la consegna della droga, il successivo pagamento, il ritorno nel piazzale. Di Flore si sta occupando il pm Pierpaolo Montinaro della procura brindisina. Non si escludono ulteriori sviluppi organizzativi.

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