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Cronaca

Danni causati dalla neve: riconosciuto stato di calamità per sei Comuni

Potranno accedere al fondo di solidarietà le imprese agricole di Brindisi, Ceglie, Mesagne, San Pietro Vernotico, Ceglie e Torre Santa Susanna

BRINDISI – Le aziende agricole operanti nei Comuni del Brindisino colpiti dalle nevicate che si registrarono fra il 5 e il 7 gennaio 2017 potranno accedere al fondo di solidarietà nazionale istituito nel 2004 a sostegno delle imprese danneggiate da calamità naturali e da eventi climatici avversi. Sulla Gazzetta ufficiale n.251 dello scorso 26 ottobre è stata infatti pubblicata la declaratoria di avversità atmosferica di eccezionale intensità. Lo stato di calamità riguarda i Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Mesagne, San Pietro Vernotico e Torre Santa Susanna.

Danni anche alle strutture

Nei giorni segnati dal gelo si registrò un forte abbassamento della temperatura fino a – 6 gradi centigradi, come si legge sul bollettino ufficiale della Regione Puglia del 17 marzo 2017. La nevicata, contrariamente alle aspettative, investi soprattutto la fascia meridionale della provincia, risparmiano la parte nord, dove non si registrarono danni di rilievo. “Molte colture erbacee – si legge ancora nel bollettino – principalmente le ortive hanno subito danni alle produzioni a casa del gelo e della contemporanea presenza di neve”. Non solo. “Si sono avuti anche danni alle strutture, consistenti nella rottura di teli per la copertura di serre, nella rottura di tubazioni per l’irrigazione e nella morte di alcuni capi di bestiame”. I danni alle produzioni, come si evince sempre dal bollettino, “consistono nella necrosi e lessatura delle foglie e dei capolini”. “Le basse temperature sulle colture ortive in fase di raccolta (cavoli, carciofi, bietola) hanno distrutto sia la produzione in atto che le piante”.

I danni Comune per Comune

Il bollettino entra quindi nel dettaglio dei danni subiti dalle produzioni, Comune per Comune. Nel capoluogo, le colture ortive hanno subito un danno del 50 per cento su 500 acri, mentre i carciofeti hanno subito danni pari al 60 per cento, su 2000 acri. A Carovigno, 50 per cento di danni per le colture ortive, su 300 acri, e 60 per cento per i carciofeti, su 200 acri. A Ceglie Messapica sia le colture ortive (5 acri) che i vivai (un acro) hanno subito danni del 50 per cento. A Mesagne, danneggiati il 50 per cento delle colture ortive (100 acri) e il 60 per cento dei carciofi (350 acri). A San Pietro Vernotico, 50 per cento di danni a carico delle colture ortive (500 acri) e 60 per cento a carico dei carciofi (500 acri). Infine a Torre Santa Susanna si registrano danni pari al 50 per cento sulle colture ortive (50 acri) e del 60 per cento sui carciofi (350 acri).

Adesso le varie amministrazioni comunali dovranno preparare dei prospetti di domanda che dovranno essere compilati e consegnati alla Regione dagli imprenditori danneggiati. Stando ad alcune indiscrezioni, inoltre, in Regione si sta cercando di ottenere il riconoscimento dello stato di calamità anche sulla siccità e sulle alte temperature, con danni elevati a vigneti, oliveti e colture orticole estive. 

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