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Cronaca

Rifiuti, anche i commercianti chiamati a rispettare le regole. Multe in aumento

Emessa l'ordinanza che disciplina le modalità di conferimento dei rifiuti per le attività commerciali che effettuano attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande. Intanto altri 12 cittadini indisciplinati sono stati multati.

BRINDISI – Emessa l'ordinanza che disciplina le modalità di conferimento dei rifiuti per le attività commerciali che effettuano attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande. Per i trasgressori di questa categoria la multa passa da 50 a 300 euro. 

Intanto gli agenti della municipale, hanno multato altri 12 cittadini indisciplinati. Questa volta i controlli hanno riguardato quartiere Sant'Elia, Sant'Angelo e Commenda, sia nella tarda serata di ieri che dalle 5,30 alle 9,30 di oggi. Continua a manifestarsi, quindi, il mancato rispetto dell'ordinanza sindacale che disciplina le modalità di conferimento della differenziata, emanata il 31 luglio scorso. Sono stati disposti orari e giorni di conferimento per ogni tipologia di rifiuto domestico ma gli angoli delle strade continuano e trasformarsi in discariche. Vengono abbandonati rifiuti di ogni genere senza regola e differenziazione, un comportamento che compromette seriamente lo stato di igiene delle strade e dei luoghi pubblici.rifiuti a brindisi-2

Le segnalazioni sulle condizioni in cui versano alcuni quartieri giungono continuamente sia alla sala operativa del comando della polizia municipale che al centralino della Monteco, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ma per porre fine a questa situazione, oltre all'intervento delle forze dell'ordine o degli organi di controllo serve il senso civico dei cittadini.

Dal 18 agosto anche i commercianti e i titolari di strutture ricettive e di ristorazione sono chiamati a obbedire a regole ben precise in fatto di conferimento, e per loro l'importo della multa è anche salato. Come si legge nell'ordinanza sindacale del 19 agosto l'inasprimento delle sanzioni è stato disposto "nella speranza che sanzioni più elevate limitino fenomeni di incuria che danneggiano tutta la comunità e gli stessi operatori economici che fondano il successo del loro esercizio sull'attività turistica".

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