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Cronaca Latiano

Dimentica il freno, l'auto lo schiaccia

LATIANO – Una tragedia che sembra incredibile. Giuseppe Petronella, un 60enne di Latiano, stamane è morto schiacciato dalla sua stessa auto nel garage condominiale di via Dott. Cosimo Argentieri. L’uomo è sceso nello scantinato intorno alle ore 9, ha percorso la rampa e ha lasciato la sua Ford Fiesta a metà tra al strada e lo scivolo, dimenticandosi, però, di inserire il freno a mano. E’ sceso dall’auto per andare a chiudere il portone, quando si è reso conto dell’auto che gli andava addosso e invece di spostarsi immediatamente, d’istinto ha posto le mani avanti per proteggersi. L’uomo è morto quasi sicuramente sul colpo perché non ha gridato né si è lamentato, infatti solo nel pomeriggio di oggi intorno alle ore 17.30, il nipote, ha ritrovato lo zio, senza vita.

LATIANOUna tragedia che sembra incredibile. Giuseppe Petronella, un 60enne di Latiano, stamane è morto schiacciato dalla sua stessa auto nel garage condominiale di via Dott. Cosimo Argentieri. L’uomo è sceso nello scantinato intorno alle ore 9, ha percorso la rampa e ha lasciato la sua Ford Fiesta a metà tra al strada e lo scivolo, dimenticandosi, però, di inserire il freno a mano. E’ sceso dall’auto per andare a chiudere il portone, quando si è reso conto dell’auto che gli andava addosso e invece di spostarsi immediatamente, d’istinto ha posto le mani avanti per proteggersi. L’uomo è morto quasi sicuramente sul colpo perché non ha gridato né si è lamentato, infatti solo nel pomeriggio di oggi intorno alle ore 17.30, il nipote, ha ritrovato lo zio, senza vita.

Tutto ciò ancora non pare possibile ai familiari e amici di Giuseppe Petronella. Come ogni mattina, la moglie della vittima, Giuseppa, esce da casa intorno alle ore 6 per andare a lavoro. Giuseppe Petronella, si alza poco dopo, ed esce di casa, circa alle ore 9. Scende giù nel garage condominiale, per prendere la sua Ford Fiesta. Apre il portone, si mette alla guida dell’auto e percorre la ripida rampa che porta su via Dott. Cosimo Argentieri. Scende dall’auto, saluta una vicina che era di passaggio proprio in quel momento – la stessa che poi ha confermato l’orario ai vigili che sono intervenuti sul posto nel pomeriggio – e percorre la rampa per andare, si presume, a chiudere il portone in ferro del garage. Giuseppe Petronella poi si è accorto dell’auto che gli andava addosso, a pochi passi dall’entrata dello scantinato.

Non ha avuto l’istinto di buttarsi da un lato o l’altro, ma, purtroppo, quello di mettere le mani avanti, quasi per proteggersi dall’auto. Ma ovviamente  la Ford Fiesta ha schiacciato Giuseppe, trascinandolo fin dentro il garage. Né un urlo, un grido, nulla da parte del 60enne. Perché se così fosse stato, sarebbe stato udito dai passanti o dalla stessa vicina nonché amica di famiglia che aveva salutato qualche secondo prima l’uomo.

La moglie di Giuseppe, come ogni giorno, durante la pausa pranzo aveva provato a chiamarlo ma lui non aveva risposto. La stessa, donna, però, non ha dato importanza al cellulare che squillava a vuoto, perché ha pensato che fosse a lavoro, anche perché Giuseppe, era un Lsu e a quell’ora si sarebbe dovuto trovare a scuola a Latiano, per lavoro. Nel pomeriggio, intanto, nessuno, degli altri inquilini, del palazzo di via Pagliara (alle spalle del garage) scende nel sotto interrato per uscire la propria auto e il povero Giuseppe Petronella rimane lì, per circa nove ore fino a quando non è il nipote a fare la macabra e tragica scoperta dello zio morto schiacciato dall’auto.

A quel punto, il giovane chiama i vigili urbani di Latiano, i carabinieri e i vigili del fuoco, che immediatamente si recano sul posto. Una morte che non si spiega, una distrazione risultata fatale per il 60enne. Giuseppe lascia la moglie Giuseppe, i figli Roberto ed Elena e i nipotini.

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