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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Discarica killer: Eternit e botti

LATIANO – Una gigantesca e pericolosa pattumiera a cielo aperto. Ma soprattutto una spaventosa montagna di eternit, stoccata senza scrupoli ed in modo criminale nelle campagne tra Latiano e San Vito dei Normanni. E come se non bastasse, sono spuntate anche diverse batterie di fuochi di artificio. Una polveriera: ambientale. A scoprire la mega discarica abusiva sono stati i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni, in collaborazione con le unità aeree delle Fiamme gialle. Il luridume che i baschi verdi hanno potuto scovare in prima battuta, addentrandosi tra la vegetazione, era nulla rispetto all’immondezzaio venuto poi a galla lungo l’intera area e alla pericolosità del materiale accumulato all’interno del sito.

LATIANO – Una gigantesca e pericolosa pattumiera a cielo aperto. Ma soprattutto una spaventosa montagna di eternit, stoccata senza scrupoli ed in modo criminale nelle campagne tra Latiano e San Vito dei Normanni.  E come se non bastasse, sono spuntate anche diverse batterie di fuochi di artificio. Una polveriera: ambientale. A scoprire la mega discarica abusiva sono stati i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ostuni, in collaborazione con le unità aeree delle Fiamme gialle. Il luridume che i baschi verdi hanno potuto scovare in prima battuta, addentrandosi tra la vegetazione, era nulla rispetto all’immondezzaio venuto poi a galla lungo l’intera area e alla pericolosità del materiale accumulato all’interno del sito.

L’operazione, coordinata dal capitano Antonio Martina (comandante delle Fiamme gialle di Ostuni) ed eseguita nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione e alla repressione delle illecite attività perpetrate in materia ambientale, ha consentito individuare la vasta area inquinata: 451.000 metri quadrati, l’equivalente di 110 campi di calcio.

Nel particolare, i baschi verdi, hanno accertato che all’interno dell’area erano stoccate diverse tonnellate di rifiuti speciali, a partire da numerosissimi pannelli di eternit, alcuni integri ed altri ridotti in frantumi, per un peso complessivo di oltre 20 quintali.  Circostanza che ha imposto, anche in sede di sopralluogo e sequestro, l’assunzione di misure protettive da parte dei militari, chiamati ad operare in condizioni di rischio e quindi equipaggiati a dovere, anche con mascherine.

Tra la vegetazione, insieme all’eternit, erano stati abbandonati  rifiuti di ogni genere: materiale di risulta edile, pneumatici vecchi e, soprattutto, diverse “batterie” di fuochi pirotecnici: avanzi di feste patronali, smaltiti con folle disinvoltura . Circostanza, quest’ultima, che sta spingendo i baschi verdi ad intensificare l’attività investigativa, per giungere ai responsabili del grave e pericoloso stoccaggio abusivo.  Al vaglio anche la posizione dei proprietari del terreno: ascoltati dagli inquirenti avrebbero dichiarato che erano all’oscuro dello stato di degrado nel quale versavano i campi in questione.

L’intera area è stata sottoposta a sequestro. Viste le comprovate potenzialità cancerogene delle fibre d’amianto disperse nell’aria, il sito è stato inoltre circoscritto dai finanzieri con appositi nastri segnalatori e cartelli, in attesa dell’avvio delle procedure di bonifica, che si rendono quanto mai necessarie ed urgenti, come sottolineano gli stessi finanzieri.

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