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Cronaca

Ex polverificio Masi: domato incendio

TORRE SANTA SUSANNA – Situazione di alto rischio a causa degli incendi tra Torre Santa Susanna ed Erchie, nell’area dell’ex Polverificio Masi. Nella tarda mattinata di ieri, le fiamme sempre in agguato, hanno messo a dura prova i vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana, chiamati ad intervenire per un incendio di sterpaglie che partito dall’esterno dell’ex polverificio - all’interno del quale (vedi articolo di BrindisiReport del 24 maggio 2012) fino a qualche mese fa sono rimasti stoccate per circa dieci anni quasi 30 tonnellate di esplosivo del tipo balistite, cordite e propellente solido per razzi – si sono propagate fino ad aggredire anche una ventina di alberi nelle vicinanze dei depositi.

TORRE SANTA SUSANNA – Situazione di alto rischio a causa degli incendi tra Torre Santa Susanna ed Erchie, nell’area dell’ex Polverificio Masi. Nella tarda mattinata di ieri, le fiamme sempre in agguato, hanno messo a dura prova i vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana, chiamati ad intervenire per un incendio di sterpaglie che partito dall’esterno dell’ex polverificio - all’interno del quale (vedi articolo di BrindisiReport del 24 maggio 2012) fino a qualche mese fa sono rimasti stoccate per circa dieci anni quasi 30 tonnellate di esplosivo del tipo balistite, cordite e propellente solido per razzi – si sono propagate fino ad aggredire anche una ventina di alberi nelle vicinanze dei depositi.

L’allarme è scattato intorno a mezzogiorno, mentre erano ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza del sito disposte dalla Prefettura, che vanno avanti da qualche mese e sono state ormai quasi completate. E così, mentre sui colli ostunesi i vigili del fuoco della Città Bianca combattevano - con l’aiuto di due Canad Air - per domare il vasto incendio Santa Maria di Agnano e contrada Urselli, i colleghi di Francavilla Fontana si dispiegavano per fronteggiare l’alto rischio delle fiamme che avrebbero potuto aggredire i depositi dell’ex polverificio che, Florido Masi, ha lasciato dietro di sé dopo la sua morte avvenuta nel marzo del 2011 come scomodissima eredità ai due figli, Nunzio e Attilio Masi, di 48 e 46 anni, ora indagati a piede libero per detenzione illegale di materiale esplodente e mancato rispetto dell’ordine dell’autorità (nel caso il prefetto di Brindisi, che il 15 settembre 2011 aveva imposto agli stessi la vigilanza costante 24 ore su 24 del sito, in concomitanza con il sequestro preventivo d’urgenza disposto dal procuratore capo Marco Dinapoli e dal pm Giuseppe De Nozza).

A chiedere l’intervento dei vigili del fuoco gli stessi artificieri che negli ultimi tempi stanno lavorando alla bonifica del sito quasi del tutto completata. L’intervento dei vigili del fuoco tuttavia non è stato agevole e si è protratto per circa 12 ore. Era quasi mezzanotte quando i pompieri hanno potuto fare rientro in caserma dopo aver riportato la situazione alla normalità e domato anche il più piccolo focolaio.

La sosta, tuttavia, per loro è stata breve dal momento che sono dovuti uscire di nuovo intorno all’una. Questa volta non si trattava di fiamme, fortunatamente, ma di un favo di api enorme che minacciava un’abitazione di viale Aldo Moro a Francavilla Fontana. “Un cosa mai vista – racconta qualcuno dei veterani – in trent’anni di servizio”. Migliaia di api avevano ricavato il favo all’interno dell’avvolgibile delle tapparelle di casa che rischiava di essere invasa.

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