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Cronaca

Dopo il disastro rifiuti, arriva la nuova batosta Tari a Brindisi

La tassa, già la più alta d'Italia, sarà ulteriormente aumentata nel 2017 per coprire il costo sostenuto dal Comune di Brindisi in seguito al sequestro degli impianti nelle inchieste della Procura. Da ritoccare all'insù anche i ticket sportivi. Chiesta una convenzione con l'Enel Basket

BRINDISI – Altro che cin-cin per accogliere il nuovo anno. Il  2017 sarà un annus horribilis, peggiore di quello che sta per chiudersi: sono previsti aumenti per la Tari, la tassa sui rifiuti che già nel 2016 era stata ritoccata all’insù sino a diventare la più alta d’Italia. Brindisi si candida a fare il bis del primato che fa arrabbiare (e pure parecchio) i contribuenti costretti a fare i conti con una città che non può essere definita pulita e che si trascina come un morto vivente, considerando lo stato di salute economico-finanziario evidenziato dalla Corte dei Conti, ma evidentemente sfuggito a più di qualcuno.

Salvatore Del Grosso-2Sacchetti lungo i marciapiedi, contenitori pieni, strade sporche, topi e serpenti che sbucano dalle fogne e passeggiano persino lungo i corsi principali diventati deserti persino durante i giorni di festa. Brindisi è questa, purtroppo. E purtroppo non è finita. Niente affatto a sentire le “anticipazioni” che arrivano direttamente da Palazzo di città, dove in mattinata, per la prima volta da quando la Giunta si è insediata, ha parlato l’assessore al Bilancio, Salvatore Del Grosso, avvocato, scelto dalla sindaca Angela Carluccio come tecnico.

“La situazione è quella che è: non ci sono segreti di Fatima, sappiamo in quali condizioni si trova il Comune di Brindisi ed è con questa eredità che siamo costretti a rapportarci”, ha detto il titolare della delega facendo riferimento al passato, alla gestione degli anni precedenti che oggi, nell’attuale Amministrazione, resta poiché buona parte della maggioranza coincide con quella che si riteneva “de cuis”. Poco o nulla è cambiato. Le elezioni hanno portato alla vittoria di liste civiche riunite nella Grande coalizione dei moderati, superstiti alla gestione di centrosinistra precedente.

Non c’è posto per la rassegnazione, non deve essercene, a sentire la sindaca: “Ci impegniamo a mettere in atto tutti gli strumenti per permettere la risalita del Comune ed è per questo che sono necessarie anche scelte impopolari”, ha detto nel corso della conferenza stampa. In primis quella che porterà ad una nuova lievitazione delle tariffe per la Tari, spina nel fianco dell’Amministrazione ancora alle prese con una gestione dei rifiuti complessa dopo l’intervento della Procura con gli arresti dell’ex sindaco e dell’ex titolare della società Nubile a cui il Comune aveva affidato la gestione dell’impianto di Cdr. L’aumento non è solo probabile, ma certo. A dispetto delle promesse arrivate in campagna elettorale. Il tradimento di quelle parole, del resto, era prevedibile a fronte di un aumento del costo del servizio conseguente al sequestro degli impianti e al trasporto dei rifiuti in Emilia Romagna.

Non solo. Subiranno un ritocco verso l’alto i ticket per l’uso degli impianti sportivi con l’obiettivo di recuperare almeno un milione e centomila euro: “L’intervento è necessario per riportare in equilibrio il bilancio”, ha precisato l’assessore Del Grosso. “Qui nessuno vuole penalizzare nessuno, ma i sacrifici sono necessari per il bene di tutti”. Dovranno farsene una ragione le società e le associazioni sportive.

Capitolo a parte per i rapporti con l’Enel Basket Brindisi, la società che milita in serie A: “E’ una realtà di imprenditori privati per cui non è possibile pensare di continuare a cedere l’uso del Pentassuglia così come è stato fatto sino ad ora”, ha detto il titolare della delega. Quale sarà, allora, la novità? “Una convenzione si rende necessaria per definire i rapporti tra i privati e il Comune, come del resto era stato anticipato dalla gestione commissariale. Non si capisce per quale motivo questa strada sia stata seguita in altri comuni e mai qui”. La rotta, quindi, sarà invertita. 

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