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Cronaca

Emergenza dormitorio: "La curia accolga i migranti nel seminario"

Avanzata la proposta di trasferire presso il seminario arcivescovile del rione Santa Chiara una parte dei migranti attualmente ospitati nel dormitorio di via Provinciale San Vito

BRINDISI – E’ stato proposto di trasferire presso il seminario arcivescovile del rione Santa Chiara una parte dei migranti attualmente ospitati nel dormitorio di via Provinciale San Vito, durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolta stamani in prefettura.

L'incontro era già in programma, ma a seguito dei fatti verificatisi nella serata di ieri (22 agosto), le problematiche legate alla gestione della struttura per extra comunitari situata nel cuore del centro urbano sono balzate in cima all’agenda, tant’è che hanno preso parte alla seduta anche tre rappresentanti dell’amministrazione comunale: l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Brigante (a fare le veci della sindaca Angela Carluccio, in ferie per alcuni giorni), il capo dell’ufficio di gabinetto, Nicola Zizzi, e il comandante della polizia municipale, Teodoro Nigro. E poi, come di consueto, c’erano gli esponenti delle forze dell’ordine.

La priorità assoluta è quella di alleggerire il capannone, al cui interno ogni sera si riversano ben 120 persone in più rispetto alla capienza di 80 unità prevista dalla convenzione (in scadenza il prossimo 31 dicembre) sottoscritta nel 2013 fra il Comune di Brindisi e la cooperativa che gestisce l’immobile, la “Città dei servizi”. La gravissima situazione di degrado in cui versa l’area è nota da tempo. In più occasioni, infatti, i responsabili della cooperativa avevano segnalato al Comune e alle autorità competenti che il numero degli ospiti era talmente elevato  da non poter garantire le misure di sicurezza minime. Gli operatori della Città dei servizi non ce la possono fare da soli ad evitare gli ingressi abusivi. Ma è chiaro che tale fenomeno non potrà essere stroncato fino a quando non verrà garantita una sistemazione alternativa ai 120 senza tetto, fra i quali c'è anche un brindisino.

Per questo l’assessore Brigante ha proposto di coinvolgere la Chiesa nella risoluzione del problema, chiedendole la disponibilità di aprire il seminario di  viale Porta Pia ad alcuni extracomunitari.  Del resto la Curia già da qualche mese stava valutando la possibilità di cedere in affitto il palazzone trasformandolo in una residenza per anziani, non potendo più sostenere dei costi di gestione considerarti sproporzionati rispetto all’esiguo numero di seminaristi (erano appena due fino allo scorso luglio) ospitati al suo interno.  Bisognerà capire cosa ne pensa, però, l’arcivescovo Domenico Caliandro.

Sempre con l’obiettivo di reperire nuovi posti letto è stato deciso di aprire un confronto anche con le associazioni no profit che operano nel settore dell’accoglienza e in particolare con quelle che conoscono bene la realtà del dormitorio. Nel corso del comitato si è parlato inoltre della necessità di istituire un registro settimanale degli ingressi, affinché i gestori abbiano sempre il polso della situazione e sappiano con esattezza chi sono gli 80 stranieri autorizzati, tenendo conto che alcuni degli abusivi potrebbero non essere in regola con il permesso di soggiorno.

Infine è stata affrontata la questione ordine pubblico, Di sicuro dopo l’episodio di ieri verranno potenziati i servizi di controllo all’interno e all’esterno del dormitorio, attraverso anche l’installazione di un impianto di videosorveglianza: altra grave lacuna di una struttura che appena 3 anni fa era stata rimessa a nuovo.

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