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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza incendi boschivi: multe per 46mila euro inflitte dalla Forestale

Sono 54 le infrazioni contestate dal Corpo forestale dello Stato dall’inizio della stagione degli incendi boschivi, con sanzioni per un importo complessivo di oltre 46mila euro, per mancata realizzazione di fasce protettive

BRINDISI – Sono 54 le infrazioni contestate dal Corpo forestale dello Stato dall’inizio della stagione degli incendi boschivi, con sanzioni per un importo complessivo di oltre 46mila euro, per mancata realizzazione di fasce protettive su terreni seminativi o incolti, denunciando i proprietari per incendio boschivo colposo laddove, avendo omesso di effettuare i lavori di prevenzione, si è sviluppato un rogo che ha minacciato o investito aree boscate. 

E’ il caso, da ultimo, della giornata del 26 luglio, quando intorno alle 12,00 è stato appiccato un fuoco in un terreno abbandonato a cespugli e vigneto in contrada Mitrano, alla periferia nord di Brindisi, dove sono intervenuti Forestali e Vigili del Fuoco. L’ azione tempestiva ha limitato i danni a circa 1 ettaro di superficie, evitando soprattutto che il vento di maestrale sospingesse fumo e fiamme verso l’ adiacente strada statale 379 Brindisi-Bari e, oltre, il Bosco del Compare.

Da quanto appurato dalla Forestale, il 70 per cento degli incendi è colposo. Il restante 30 per cento, doloso. Il minimo comune denominatore sono l’incuria e la negligenza dei proprietari di terreni che ancora ricorrono alla pratica di dar fuoco ai terreni incolti, per ripulirli da erba secca e rifiuti. 

Da un primo bilancio di metà estate dell’attività di contrasto e prevenzione degli incendi boschivi, si evince che dall’ inizio del 2016 in Corpo Forestale-2provincia di Brindisi solo 10 incendi hanno interessato o minacciato boschi. Il più rilevante si è verificato il giorno 23 giugno, quando un fuoco appiccato sulla litoranea nord di Brindisi, spinto dal maestrale, ha investito l’ area verde del canale Giancola, distruggendo circa 27 ettari di canneto e macchia, con allarme per i numerosi bagnanti presenti nei lidi vicini.

Un altro incendio, con conseguenze gravi soprattutto sulla circolazione stradale (incidente che ha coinvolto un autobus e 2 autovetture a causa della scarsa visibilità per fumo), si è sviluppato il 2 luglio nei pressi del Canale Reale fra San Vito dei Normanni e Brindisi.
Il 9 giugno, su impulso del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato, si era tenuto un incontro di pianificazione operativa presso la sala operativa Provinciale, coinvolgendo la stessa Forestale, la Regione Puglia, l’ agenzia regionale Arif, il coordinamento provinciale del Volontariato; ne è scaturito un rinnovato e rafforzato impegno nella prevenzione e controllo del territorio.

La Forestale ha incrementato il numero delle pattuglie, con particolare attenzione alle aree naturali protette (Dune Costiere, Torre Guaceto, Saline di Punta della Contessa, Cerano), ma anche ai boschi della collina interna, e a tutto il territorio di contorno.

Come ogni anno il presidente della Regione emana delle disposizioni per la protezione dei boschi e delle aree circostanti, imponendo alcuni obblighi e divieti; fra questi: il divieto di accendere fuochi, fumare o gettare mozziconi di sigarette nei boschi e aree a rischio dal 15 giugno al 15 settembre; l’ obbligo per i proprietari di terreni incolti e a riposo di realizzare entro il 31 maggio fasce libere da vegetazione lungo il perimetro, larghe almeno 15 metri; il divieto assoluto di bruciatura di stoppie e di vegetazione spontanea; l’ obbligo nei terreni seminativi di realizzare una fascia protettiva perimetrale di almeno 15 metri subito dopo la mietitrebbiatura, e comunque entro il 15 luglio.

Tutte queste azioni sono fondamentali per un’ efficace attività di prevenzione a tutela del patrimonio boschivo; il mancato rispetto di queste è all’ origine della quasi totalità degli incendi in provincia di Brindisi. Pertanto la vigilanza rafforzata del Corpo Forestale, anche in questi giorni, mira a rilevare i comportamenti illeciti ed a sanzionarli secondo il Decreto del Presidente della Regione e la legge quadro sugli incendi boschivi (n. 353 del 2000).

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