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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Estorsioni al barista: condanna pure in Cassazione e nuovo arresto

OSTUNI - La Cassazione ha confermato la sentenza di primo e secondo grado che aveva riconosciuto colpevoli di estorsione tre ostunesi (un quarto, Antonio Cirasino, 47 anni, ha già scontato la condanna). E sono stati immediatamente arrestati. Sono Cristiano Scarel, 28 anni, Biagio Sternatia, 27 anni, e Giuseppe Palmisano, 31 anni. La Suprema corte ha rigettato il loro ricorso e la sentenza, diventata definitiva, è stata immediatamente eseguita.

OSTUNI - La Cassazione ha confermato la sentenza di primo e secondo grado che aveva riconosciuto colpevoli di estorsione tre ostunesi (un quarto, Antonio Cirasino, 47 anni, ha già scontato la condanna). E sono stati immediatamente arrestati. Sono Cristiano Scarel, 28 anni, Biagio Sternatia, 27 anni, e Giuseppe Palmisano, 31 anni. La Suprema corte ha rigettato il loro ricorso e la sentenza, diventata definitiva, è stata immediatamente eseguita.

I tre, assieme al quarto complice che non ha presentato ricorso in Cassazione furono arrestati il 29 aprile del 2007 dai poliziotti del Commissariato di Ostuni. Palmisano e Cirasino finirono in carcere, gli altri due ai domiciliari, dove già si trovavano per altri reati. Furono accusati di estorsioni a Silvestro Monopoli, titolare del Bar Continental. Abbastanza noti per i loro trascorsi, questi quattro signori entravano del Bar Continental, consumavano e non pagavano. “Facci bere”, dicevano con arroganza. In una occasione Palmisano minacciò il barista: “Ti prendo il cuore e me lo mangio”. E mentre il “boss” pronunciava questa frase, gli altri tre afferrarono il barista per le braccia “convincendolo” che loro non scherzavano.

Silvestro Monopoli, stanco di essere vessato e minacciato, si rivolse al vice questore Eliseo Nicolì, allora dirigente del commissariato di Ostuni. Le prove contro di loro erano schiaccianti. Sia in primo grado, sia in secondo grado furono condannati. Poi hanno tentato la via della Cassazione. Ma è andata male e ora sono stati rinchiusi in carcere.

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