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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Evade dai domiciliari. In casa 20 mila €

OSTUNI - Nuovi guai per Cosimo Pinto: 49 anni, ostunese, volto noto negli ambienti della malavita locale e già finito nella rete delle forze dell’ordine nell’inverno del 2010. Che da tempo, sfruttando oltremisura la facoltà di recarsi al lavoro, violasse gli obblighi impostigli dal regime dei domiciliari, gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca lo avevano appurato in più circostanze, tanto da spingere il Gip ad emettere provvedimento di ripristino della misura restrittivi in carcere.

OSTUNI - Nuovi guai per Cosimo Pinto: 49 anni, ostunese, volto noto negli ambienti della malavita locale e già finito nella rete delle forze dell’ordine nell’inverno del 2010. Che da tempo, sfruttando oltremisura la facoltà di recarsi al lavoro, violasse gli obblighi impostigli dal regime dei domiciliari, gli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca lo avevano appurato in più circostanze, tanto da spingere il Gip ad emettere provvedimento di ripristino della misura restrittivi in carcere.

Di nuovo c’è che, all’atto dell’arresto, i poliziotti, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita all’interno del suo appartamento, hanno rinvenuto tra le mura di casa, nascosti in più punti, una somma complessiva pari a 20 mila euro, con mazzette di varie taglio. Ragione per la quale, contestualmente all’esecuzione della misura cautelare disposta dal Tribunale, ha incassato anche una nuova denuncia: per ricettazione.

Gli agenti, coordinati dal vice questore Francesaco Angiuli (dirigente del Commissariato di polizia della Città bianca) hanno tratto in arresto il 49enne ostunese in esecuzione di un’ordinanza emessa dal  Giudice delle indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso. Il blitz è stato eseguito nel pomeriggio di ieri.

Pinto era finito in carcere nel dicembre di due anni fa perché ritenuto responsabile di detenzione e spaccio di circa mezzo chilo di hascisc.  Per quella vicenda era stato condannato a 3 anni di reclusione e al pagamento di 15 mila euro di multa, con il beneficio di scontare la pena ai domiciliari e l’autorizzazione a recarsi al lavoro presso una azienda agricola (un vivaio) nelle campagne tra Ostuni e Carovigno. Ed è proprio in questo contesto che gli agenti avrebbero in più circostanze rilevato e denunciato violazioni alle prescrizioni

Al momento dell'irruzione è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha consentito agli agenti di rinvenire in vari tiretti un gran numero di mazzette di banconote d i grosso taglio, ivi compresi alcuni biglietti da 500 euro, per complessivi 20.000 Euro circa. Poiché Pinto non ha fornito spiegazioni esaurienti a giustificazione del possesso di tale ingente somma, gli agenti hanno proceduto al sequestro del denaro. Ragione per la quale Pinto (difeso dall'avvocato Cosimo De Leonardis) è stato denunciato per ricettazione, su disposizione del Pm di turno, Raffaele Casto.

Sempre nel corso della medesima perquisizione, inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati altri oggetti ritenuti interessanti dal punto di vista investigativo, costituti da biglietti recanti notazioni relative a presunte operazioni riconducibili a cessioni di stupefacenti (compatibilità delle abbreviazioni con soprannomi e cognomi di noti spacciatori e tossicodipendenti locali).

Sotto una scala in legno, infine, è stato trovato un involucro contente numerose schede telefoniche nuove, oltre ad oggetti riconducibili a potenziali tagli di stupefacente (coltello di grosse dimensioni, dalla lama evidentemente brunita a seguito di surriscaldamenti con fiamma).

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