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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Oria

Falò di olivo, 4 intossicati nel residence

ORIA – Quattro intossicati, tra cui un bimbo di due anni ed un bed and breakfast evacuato dopo l'incendio di alcuni sfalci di potatura di ulivo nelle campagne di Oria a due passi dal santuario di San Cosimo. Le fiamme, appiccate, intorno alle 23 di ieri, in un terreno nei pressi della struttura turistica “Le Chianche”, situato in contrada Santoro, lungo la via che da Oria conduce al santuario, a causa dell'assenza di vento hanno generato una cappa di fumo che ha avvolto il bed and breakfast all'interno del quale si trovavano una ventina di persone.

ORIA – Quattro intossicati, tra cui un bimbo di due anni ed un bed and breakfast evacuato dopo l'incendio di alcuni sfalci di potatura di ulivo nelle campagne di Oria a due passi dal santuario di San Cosimo. Le fiamme, appiccate, intorno alle 23 di ieri, in un terreno nei pressi della struttura turistica “Le Chianche”, situato in contrada Santoro, lungo la via che da Oria conduce al santuario, a causa dell'assenza di vento hanno generato una cappa di fumo che ha avvolto il bed and breakfast all'interno del quale si trovavano una ventina di persone.

Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che hanno evacuato la struttura ricettiva. Quattro le persone che hanno accusato malori e sintomi di intossicazione e che sono state costrette al ricovero nell'ospedale Camberlingo. Si tratta del 54enne Mario Pagano, della 25enne Gabriella Pagano e della 41enne Carmelina Santoro e di un bimbo di due anni (M. P.), tutti di Oria. Quando la nuvola di fumo è calata come nebbia sulla struttura molta gente si trovava in piscina.

I soccorsi oltre che dai vigili del fuoco sono stati prestati dal personale del 118 e dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana che hanno aperto una indagine per capire chi abbia dato fuoco alle stoppie. Bruciare gli sfalci di olivo infatti è vietato: sono considerati rifiuti speciali e vanno conferiti presso appositi centri. Ma non lo fa nessuno, continuando ad inquinare l'aria nelle campagne con i residui resinosi e le polveri sottili di queste combustioni.

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