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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Falsi incidenti: ecco le misure antifrode

BRINDISI – Sinistri taroccati: la truffa è sempre dietro l’angolo, come dimostrano gli esiti dell’inchiesta curata dalla Procura di Brindisi ed i riscontri di un’analoga indagine portata a termine dalla Procura di Napoli: attività investigative distinte e separate, ma entrambe culminate nella giornata odierna con un’ondata di provvedimenti restrittivi. A porre un freno alle frodi, potrebbero essere gli effetti del tanto discusso Decreto legge sulle liberalizzazioni, che proprio in campo assicurativo ha visto oggi il via libera ad una serie di modifiche, approvate in commissione industria al Senato.

BRINDISI – Sinistri taroccati: la truffa è sempre dietro l’angolo, come dimostrano gli esiti dell’inchiesta curata dalla Procura di Brindisi ed i riscontri di un’analoga indagine portata a termine dalla Procura di Napoli: attività investigative distinte e separate, ma entrambe culminate nella giornata odierna con un’ondata di provvedimenti restrittivi. A porre un freno alle frodi, potrebbero essere gli effetti del tanto discusso Decreto legge sulle liberalizzazioni, che proprio in campo assicurativo ha visto oggi il via libera ad una serie di modifiche, approvate in commissione industria al Senato.

Il principio è piuttosto chiaro: senza incidenti, calano i costi di assicurazione Rc auto. Così, con un rush finale da record sono state inserite una serie di norme che intervengono anche pesantemente in tema di frodi. Per quanto riguarda le compagnie assicurative le ultime modifiche introdotte sono di grande rilievo: nel caso in cui l'automobilista o il centauro non abbiano incidenti (cioè se sono virtuosi) il premio Rc auto dovrà calare automaticamente. E questo nella misura preventivamente quantificata in rapporto alla classe di appartenenza attribuita alla polizza ed esplicitamente indicata nel contratto.

Ma non è tutto: sempre ai virtuosi dovrà essere riconosciuta la stessa tariffa su tutto il territorio nazionale, evitando penalizzazioni geografiche (vedi gli automobilisti napoletani o quelli brindisini, che pagano premi esorbitanti). E i rimborsi per furto o incendio dovranno essere più veloci. In compenso le assicurazioni incassano un nutrito pacchetto anti-frodi: innanzitutto aumentano le pene. Cinque anni di carcere (con la possibilità, quindi, per gli inquirenti, di avvalersi in sede investigativa anche dell’intercettazioni telefoniche) sono un deterrente niente male.

Saltano i rimborsi per le microlesioni non riscontrabili, i cosiddetti colpi di frusta. Ci sarà poi un registro anche per vittime e testimoni. Nel mirino quelli che di questa attività hanno fatto una professione. Infine un “controllore” in auto: la “scatola nera”, che ogni utente potrà accettare di montare sulla propria auto, beneficiando anche di uno sconto sui costi di assicurazioni. Tutte misure che dovrebbero contrastare l'attività della fiorente industria delle frodi che, ironia della sorte, ha contato oggi decine di arresti in tutta Italia, da Napoli a Brindisi.

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