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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Fasano

Fasano, tentata concussione: due anni e interdizione per altri 5 a funzionario comunale

FASANO – Due anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, con sospensione della pena subordinata al risarcimento della parte civile. La sentenza è stata emessa dopo numerose udienze di questo processo nei confronti di Antonio Mansueto, ingegnere, funzionario del Comune di Fasano, accusato di tentativo di concussione per avere chiesto del denaro ad un’impresa di Martina Franca sotto forma di incarico peritale. A decidere la condanna è stata la sezione collegiale del tribunale di Brindisi presieduta da Gabriele Perna.

FASANO –  Due anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, con sospensione della pena subordinata al risarcimento della parte civile. La sentenza è stata emessa dopo numerose udienze di questo processo nei confronti di Antonio Mansueto, ingegnere, funzionario del Comune di Fasano, accusato di tentativo di concussione per avere chiesto del denaro ad un’impresa di Martina Franca sotto forma di incarico peritale. A decidere la condanna è stata la sezione collegiale del tribunale di Brindisi presieduta da Gabriele Perna.

La vicenda finita sotto la lente di ingrandimento dei giudici risale al 2006. Mansueto, funzionario dell’Ufficio Lavori pubblici,  all’epoca dei fatti era progettista e direttore dei lavori di potenziamento ed adeguamento dell’impianto di riuso a scopi irrigui delle acque reflue del depuratore di contrada Forcatella, a Fasano. I lavori erano stati aggiudicati all’impresa di Martina Franca “Cmc di Carrieri Michele” (che si è costituita parte civile con l’avvocato Lanzillotta) per l’importo di 629.048,72 euro.

La storia è complessa. Mansueto a sua volta ha denunciato un collega di ufficio, il cui processo è tutt’ora in corso. Stando alle accuse mosse dal titolare della ditta di Martina Franca, l’ingegnere Mansueto avrebbe chiesto, perché venissero superati in breve tempo alcuni ostacoli burocratici, che gli venisse affidato dalla “Cmc” un incarico di consulente. Incarico che alla ditta appaltatrice veniva a costare 14mila euro. Al titolare della “Cmc” sembrò una vera e propria richiesta di mazzetta. E immediatamente si rivolse alla Procura di Brindisi.

Il caso fu affidato al sostituto procuratore Pierpaolo Montanaro che delegò la Guardia di Finanza a svolgere accertamenti conclusi con il rapporto consegnato al magistrato inquirente e la richiesta di questi al giudice per l’udienza preliminare della fissazione del giudizio. Il processo è iniziato il 15 marzo scorso. Mansueto è stato difeso dagli  avvocati Dell’Anna e Colonna che avevano chiesto la sua assoluzione.

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