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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Ferito all'addome davanti a un pub di Carovigno, grave imprenditore

CAROVIGNO – Agguato a colpi d'arma da fuoco intorno alle 4.30 del mattino a Carovigno. Sotto i colpi di una pistola viene ferito il 42enne Stefano Rapposelli, 42anni imprenditore residente ad Ostuni, in via Leonardo Cisaria. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che quest'ultimo si trovasse nei pressi del Bar Mozart in via Santa Sabina a quando un uomo – che ha fatto poi perdere le sue tracce – gli ha esploso contro due colpi di pistola. Rapposelli è stato raggiunto all'addome stramazzando al suolo. A sparare forse una pistola calibro 7.65.

CAROVIGNO – Agguato a colpi d'arma da fuoco intorno alle 4.30 del mattino a Carovigno. Sotto i colpi di una pistola viene ferito il 42enne Stefano Rapposelli, 42anni imprenditore residente ad Ostuni, in via Leonardo Cisaria. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che quest'ultimo si trovasse nei pressi del Bar Mozart in via Santa Sabina a  quando un uomo – che ha fatto poi perdere le sue tracce – gli ha esploso contro due colpi di pistola. Rapposelli è stato  raggiunto all'addome stramazzando al suolo. A sparare forse una pistola calibro 7.65.

E' mistero sul movente dell'attentato, Rapposelli, sarebbe in Italia da un paio di mesi per la vendita di alcune proprietà, ma di fatto vive a Londra dove gestisce un pub. Le sue condizioni cliniche sono gravi anche se non dovrebbe correre pericolo di vita. Giunto all'ospedale Perrino intorno alle 4.40 del mattino, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Successivamente i medici lo hanno sottoposto ad intervento chirurgico. Rapposelli è piantonato dai carabinieri della stazione di Carovigno e della compagnia di San Vito dei Normanni che hanno aperto le indagini sotto il coordinamento del pm Adele Ferraro.

Rapposelli è una persona nota agli investigatori. Il 20 ottobre 2009, ad esempio,una pattuglia del commissariato di Ostuni notò la presenza in un‘autocarrozzeria di una sportiva rossa con le sembianze di una Ferrari F355. Gli agenti diedero un’occhiata al motore e si resero conto che vi erano stati apposti i marchi del Cavallino, ma che contemporaneamente in alcuni punti c’erano ancora quelli del modello originale, e cioè il propulsore da 1998 centimetri cubici di una Toyota MR2.

Che è una coupé giapponese la cui “seconda serie completamente ridisegnata venne messa in produzione nel 1990 –spiega l’enciclopedia interattiva Wikipedia- e presentava una linea molto più arrotondata con marcate somiglianze alle Ferrari 308 e Ferrari 348 in versione GTS. Non è stato raro sentirla definire appunto come una ‘ferrarina’ e si sono presentati i casi di appassionati che hanno provveduto ad un tuning estetico della vettura per farla somigliare ulteriormente ad una Gran Turismo di Maranello in miniatura”.

Nei confronti di Stefano Rapposelli, già proprietario di un pub nella Città Bianca, la polizia decise di procede per contraffazione di prodotto industriale ed inviò una informativa sul caso sia alla Ferrari che alla Toyota. Il valore di mercato di una MR2 del 1999 –come quella sequestrata- è di circa 3500 euro, e 50mila euro vale una F355 dello stesso anno. Rapposelli in questi giorni risultò introvabile. Un soggetto che non è escluso abbia continuato a vivere border line, sino sfiorare la morte stamani davanti al locale di via Santa Sabina a Carovigno. E' lui la persona che potrà spiegare agli investigatori movente e autore del suo ferimento.

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