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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Fasano

Fisco in hotel di lusso e locali notturni

Controlli a tappeto anche nel Brindisino, da parte degli ispettori del Fisco e della Siae nei locali notturni e nelle strutture extra-lusso. Da quel che risulta, a una prima ricognizione, non sarebbero state rilevate anomalie. Gli 007 dell’Agenzia delle Entrate hanno lavorato sodo.

Controlli a tappeto anche nel Brindisino, da parte degli ispettori del Fisco e della Siae nei locali notturni e nelle strutture extra-lusso. Da quel che risulta, a una prima ricognizione, non sarebbero state rilevate anomalie. Gli 007 dell’Agenzia delle Entrate hanno lavorato sodo da venerdì alle prime luci dell’alba di oggi lungo il litorale adriatico, a Fasano e Ostuni, località di punta per il turismo pugliese, e anche nell’entroterra, a Mesagne, dove vi sono attività ricettive e locali notturni.

La maxi operazione degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate, su scala nazionale, è stata eseguita con un centinaio di controlli in locali, bar e stabilimenti di note località balneari, a partire da Capri, Portofino e Portocervo. La Puglia, ormai, non è da meno: e tanto più conquistano bandiere, stelle e vele le sue località, quanto più turisticamente blasonata diviene la costa pugliese, tanto più si concentrano anche gli accertamenti anti evasione.

In particolare sono stati controllati a Capri 15 esercizi tra discoteche, gioiellerie, spa, bar e ristoranti; a Portofino e Santa Margherita Ligure 10 locali tra discoteche, gioiellerie, spa, bar e ristoranti; a Porto Cervo e Porto Rotondo 14 locali tra discoteche di cui alcune con lido, ristorante e bar inclusi), gioiellerie e spa. A Iesolo e Sottomarina di Chioggia in Veneto i controlli hanno riguardato 26 tra discoteche, ristoranti, bar, gioiellerie e spa. Numerosissime le località toccate dai controlli in Puglia che hanno riguardato 36 esercizi: Monopoli, Molfetta, Bari, Torre a Mare, Margherita di Savoia, Bisceglie, Barletta, Fasano, Ostuni, Mesagne, Peschici, Vieste, Mattinata, Siponto, Lecce, Gallipoli, Porto Cesareo, Cutrofiano, Taranto, Leporano. Nel mirino del fisco in Sicilia sono invece finiti 5 esercizi tra Taormina, Cefalù, Catania.

Gli esercizi oggetto della maxi operazione del Fisco in note località balneari di tutta Italia sono stati selezionati dopo una '”preventiva e approfondita attività di analisi del rischio” basata su elementi informativi presenti in Anagrafe Tributaria e sulla conoscenza del territorio che hanno fatto emergere anomalie e assenza di controlli.

“Ben vengano i controlli fiscali, puntiamo a un turismo trasparente e del resto, a quanto pare, non ci risulta che siano risultate anomalie”. E’ quanto ha dichiaratoil sindaco di Fasano, Lello Di Bari. Nel Brindisino le verifiche si sono concentrate nelle attività ricettive di lusso del Fasanese, ma anche nei locali notturni della costa di Ostuni.

“Per quanto possibile facciamo di tutto perché ci sia una gestione assolutamente limpida delle attività connesse al turismo – spiega Di Bari – abbiamo tra l’altro introdotto, da quest’anno, la tassa di soggiorno per i mesi clou, da maggio a ottobre”. Anche per le attività ricettive ostunesi, estesa però a tutti i mesi dell’anno, vi è la stessa imposta. A Fasano i forestieri pagano dai 50 cent ai 3 euro al giorno, a seconda della tipologia di struttura alberghiera in cui soggiornano, e solo per i primi tre giorni di vacanza.

“Nei primi mesi il bilancio è positivo. Nelle casse comunali sono finiti 100.000 euro, per il momento, denaro che verrà reimpiegato per fornire servizi. Sulla tipologia di investimento, ci confronteremo con gli operatori del settore”. A quanto riferiscono gli imprenditori turistici Ostunesi si tratta di accertamenti, in particolare quelli degli ispettori Siae, che vengono effettuati con cadenza settimanale nei locali sulla costa, ma anche negli hotel e nei villaggi turistici.

 

 

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