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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fotocopiatrici contro i carabinieri

S. PANCRAZIO SALENTINO – Un inseguimento ad alta velocità che ha attraversato due centri del Salento, S. Pancrazio Salentino e Guagnano, dopo un grosso furto a Veglie in un’azienda meccanica, dove ladri e carabinieri si sono scambiati, come si è solito dire, sportellate e dove invece che pallottole sono volate per fortuna fotocopiatrici e matasse di filo metallico per saldature. Alla fine autori del furto catturati e refurtiva recuperata e restituita. Ma che rischio, nella notte, su strade provinciali strette e buie con l’acceleratore a tavoletta. Gli arrestati sono Antonio Totaro di 40 anni, nato a S. Pancrazio ma residente a Veglie, e originario della stessa cittadina è Matteo Scandone di 21 anni. I due avevano preso di mira l’azienda Meccanica Salentina che si trova proprio a Veglie in contrada Rizzi.

S. PANCRAZIO SALENTINO – Un inseguimento ad alta velocità che ha attraversato due centri del Salento, S. Pancrazio Salentino e Guagnano, dopo un grosso furto a Veglie in un’azienda meccanica, dove ladri e carabinieri si sono scambiati, come si è solito dire, sportellate e dove invece che pallottole sono volate per fortuna fotocopiatrici e matasse di filo metallico per saldature. Alla fine autori del furto catturati e refurtiva recuperata e restituita. Ma che rischio, nella notte, su strade provinciali strette e buie con l’acceleratore a tavoletta. Gli arrestati sono Antonio Totaro di 40 anni, nato a S. Pancrazio ma residente a Veglie, e originario della stessa cittadina è Matteo Scandone di 21 anni. I due avevano preso di mira l’azienda Meccanica Salentina che si trova proprio a Veglie in contrada Rizzi.

La piccola impresa era protetta solo dal muro di cinta e da grandi porte metalliche, ed era stata adocchiata da tempo dalla coppia Totaro – Scandone che contavano di mettere insieme un discreto stock di costose attrezzature da lavoro, roba che sul mercato clandestino va via come il pane. I ladri si sono presentati sul posto attorno alla mezzanotte ed hanno operato indisturbati, riuscendo però a caricare sulla Mercedes Classe B che avevano a disposizione solo la metà del bottino accumulato, mentre il resto sarebbe stato prelevato con un secondo viaggio dopo aver messo al sicuro la prima tranche.

Comunque in macchina avevano trovato posto un televisore Lcd “Led” marca Samsung di colore Nero 55 pollici; un televisore Lcd“Led” marca Samsung di colore Nero avente 32 pollici;      pc portatile marca Compaq con relativa borsa di custodia e internet key H3G; due matasse di filo in acciaio per saldare da 15 chili ciascuna; 3 torce per saldatrice a filo continuo; 2 dispositivi Telepass; una valigia con all’interno  una saldatrice elettrica; 6 valigie contenenti trapani tassellatori a batteria di varie marche tra cui Bosch e Makita; 1 valigia con all’interno una sega circolare a batteria marca Makita; 1 Valigia con all’interno una mola a batteria marca Makita; 2 stampanti a colori a toner marca Brother e SamSung; 1 monitor per pc di 19 Pollici marca “AoC”; 1 flex; 3 molette e rispettivi dischi nuovi di vari diametri e tipologie; un navigatore    Tomtom marca NavMan; stereo a batterie Marca Makita; 2 posti prese trifase da 32 Ampere; infine  contenitori contenenti ugelli per plasma per un peso approssimativo di Kg.60. Valore complessivo, circa 30mila euro.

Le cose però sono andate storte. Attorno alle 2,30 odierne attraversando l’abitato di S. Pancrazio Salentino e diretti evidentemente verso il nascondiglio della refurtiva, Totaro e Scandone sono incappati in una pattuglia di carabinieri della stazione locale che hanno deciso di fermare per un controllo quella Mercedes nera.  L’episodio – ha spiegato il capitano Giuseppe Prudente, comandante della compagnia di Francavilla Fontana – si è svolto all’incrocio tra via Calamandrei e via Verga. Ma alla vista dei lampeggianti blu dell’auto di servizio i due ladri hanno deciso per la fuga, accelerando in direzione di Guagnano. Partendo all’inseguimento, la pattuglia della stazione di S. Pancrazio lanciava la segnalazione dell’auto in fuga a tutti i comandi della zona, e scattava la caccia.

La Mercedes Classe B ha cominciato a seguire una traiettoria a zig zag per impedire ai carabinieri di affiancarla, ma i militari sono riusciti invece a mettersi al lato della vettura dei ladri. Qui sono cominciate le sportellate, con l’auto dei ladri impegnata nel tentativo di buttare fuori strada gli inseguitori, ma senza riuscirvi perché il guidatore dell’auto dell’Arma poteva certamente dare dei punti a quello della Mercedes, che successivamente è stato identificato in Matteo Scandone. In questo m odo si è arrivati, con il sottofondo lacerante di sirene, nell’abitato di Guagnano. Qui sono cominciati, da parte di Totaro, i lanci di materiale per fare incorrere l’auto dei carabinieri in  un incidente: prima sono stati scagliate due matasse di acciaio da saldatura da 15 chili ognuna, poi due valigie con utensili elettrici, infine una della stampanti, tutti ostacoli schivati dall’auto dell’Arma.

La corsa finiva nelle campagne della immediata periferia di Guagnano, dove i ladri abbandonavano la loro Mercedes e fuggivano a piedi. Ma mentre Totaro svaniva nel buio, Scandone veniva raggiunto e ammanettato. Interrogato, ha dovuto ammettere tutto, contribuendo all’identificazione del complice che è stato trovata a casa propria dai carabinieri delle compagnie di Francavilla Fontana e Campi Salentina , mentre si lavava gli abiti sporchi di fango. L’azienda bersaglio del grosso furto è stata individuata attraverso il pc portatile che faceva parte del bottino. Il proprietario non si era accorto di nulla ed ha riottenuto subito le attrezzature sequestrate. Totaro e Scandone invece sono stati assegnati agli arresti domiciliari in virtù del fatto che hanno collaborato. Procedem il pm della procura di Lecce.

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