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Cronaca San Donaci

Fotovoltaico e sequestri, polemica a San Donaci: "Altri impianti da verificare"

SAN DONACI – Sul sequestro, convalidato dal gip, degli impianti fotovoltaici sequestrati a San Donaci dal Noe e dalla procura di Brindisi, riconducibili tutti ad una società di Messina ma, secondo le accuse, artificiosamente frazionati in lotti da un mega per usufruire della sola Dichiarazione di inizio attività (Dia), è polemica aperta in paese tra minoranza Pdl e maggioranza di centrosinistra, con innesco in una dichiarazione del sindaco che aveva sottolineato come quegli stessi impianti avessero avuto via libera sotto la precedente amministrazione di centrodestra. In seguito a ciò, il gruppo consiliare del PDL e due consiglieri di maggioranza del Pd (Vincenti e Rubino) hanno chiesto al presidente del Consiglio di convocare una seduta del consiglio comunale dove inviteranno il sindaco Domenico Serio a mettere al corrente l’assemblea sulla situazione degli impianti sequestrati dalla magistratura in contrada Monticello.

SAN DONACI – Sul sequestro, convalidato dal gip, degli impianti fotovoltaici sequestrati a San Donaci dal Noe e dalla procura di Brindisi, riconducibili tutti ad una società di Messina ma, secondo le accuse, artificiosamente frazionati in lotti da un mega per usufruire della sola Dichiarazione di inizio attività (Dia), è polemica aperta in paese tra minoranza Pdl e maggioranza di centrosinistra, con innesco in una dichiarazione del sindaco che aveva sottolineato come quegli stessi impianti avessero avuto via libera sotto la precedente amministrazione di centrodestra. In seguito a ciò, il gruppo consiliare del PDL e due consiglieri di maggioranza del Pd (Vincenti e Rubino) hanno chiesto al presidente del Consiglio di convocare una seduta del consiglio comunale dove inviteranno il sindaco Domenico Serio a mettere al corrente l’assemblea sulla situazione degli impianti sequestrati dalla magistratura in contrada Monticello.

“In un momento così delicato, noi del Popolo della Libertà di San Donaci, avevamo deciso di attendere l’esito delle indagini che la Magistratura (per la quale nutriamo un profondo rispetto perché convinti che sapranno fare al meglio il loro dovere) sta svolgendo, prima di poter esprimere qualsiasi giudizio e dire la nostra”, dichiara in un comunicato Antonio Sili, neo commissario del Pdl di San Donaci. “Purtroppo, però, le estemporanee ed inopportune dichiarazioni rese dal sindaco Serio ad alcuni organi di stampa -dichiara Sili - che in modo alquanto sibillino lasciano intendere possibili coinvolgimenti e contatti diretti tra la passata amministrazione ed alcune aziende del settore, ci costringono a difenderci ed a chiarire la nostra posizione”.

“Smentiamo in modo assoluto di aver avuto contatti non istituzionali e di dubbia finalità con le ditte che hanno realizzato installazioni di energia fotovoltaica a San Donaci ed invitiamo il sindaco – ha detto Sili - che al pari nostro ha sicuramente avuto anche lui contatti istituzionali con le medesime ditte, ad adire vie legali nel caso in cui fosse certo del contrario altrimenti meglio farebbe a tacere. Si attrezzasse a rispondesse, invece, delle tante responsabilità politiche e non, quali la mancanza di controllo e di verifica, che hanno determinato, durante il suo mandato deturpazioni e disastrosi sconvolgimenti dal punto di vista paesaggistico al nostro territorio (vedasi lo scempio su Via San Pancrazio)”, accusa l’esponente del Pdl di San Donaci.

Sili conclude: “Confidiamo nel buon lavoro della magistratura affinché, oltre agli impianti di contrada Monticello, siano verificati gli impianti già installati in via San Pancrazio, quest’ultimi realizzati nel periodo in cui era in vigore la L.R. n. 31/2008, che impediva esplicitamente il frazionamento dei terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici i quali, secondo il nostro modesto parere, presentano condizioni poco chiare rispetto alle autorizzazioni richieste e rilasciate”.

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