rotate-mobile
Cronaca Francavilla Fontana

Una città, decine di inchieste: "La viltà dei due vigili, agire rodato nel tempo"

Una città rivoltata come un calzino. Dalla malavita, i kalashnikov, i colletti bianchi della Scu, fino alla pubblica amministrazione. Soprattutto la pubblica amministrazione.

FRANCAVILLA FONTANA - Una città rivoltata come un calzino. Dalla malavita, i kalashnikov, i colletti bianchi della Scu, fino alla pubblica amministrazione. Soprattutto la pubblica amministrazione. Francavilla Fontana è finita sotto la lente della magistratura brindisina già qualche anno fa e le inchieste che l’hanno riguardata, la gran parte delle quali è oggi già approdata nelle aule giudiziarie, sono numerose. Dagli appalti truccati dall'Utc del Comune, alle farmacie comunali spostate qua e là per favorire (lo dice l’accusa) qualcuno piuttosto che qualcun altro. Con tanto di maggioranza di centrodestra interamente alla sbarra. L’arresto del sindaco del Pdl per una truffa alla Asl, le lottizzazioni abusive nelle campagne. Dopo una lunga stagione di governo del centrodestra, la città degli Imperiali è stata commissariata, ora c’è il Pd. E chissà se il rinnovamento annunciato, la svolta che i cittadini hanno chiesto, bando agli accordi trasversali tra vecchio e nuovo, saranno realmente realizzati.

L’ultima delle inchieste giudiziarie su Francavilla riguarda quello che era ormai divenuto un “sistema rodato” secondo il gip Maurizio Saso che condividendo del tutto le osservazioni fatte dal pm Milto Stefano De Nozza, delinea un “modus operandi” caratterizzato da un copione così tanto ben recitato da far presupporre che fosse stato provato e riprovato parecchie volte.

Due vigili urbani del settore annonario, Cristofaro Capobianco e Giuseppe Di Geronimo, entrambi di 47 anni, vanno a effettuare un controllo presso una rivendita d’auto usate. C’è un piazzale su cui ci sono le vetture in esposizione. Sembrerebbe abusivo ma non lo è ed è facile appurare anche per i poliziotti municipali che c’è una procedura di sanatoria in corso e che quindi di fatto non ci sono anomalie. “Dovremmo sequestrarlo” dicono la prima volta. Agendo con estrema cautela e altrettanta maestria nell’insinuare l’angoscia di incappare in conseguenze amministrative o addirittura penali dal costo insostenibile al proprietario. Poi la richiesta della tangente, a una terza persona, il commercialista di fiducia, infine la trattativa.

Da sinistra, il tenente Rampino, il capitano Maggio, il pm Ghizzardi e il colonnello Colella-2Un comportamento “vile” secondo il pm e il giudice. “Si noti un ulteriore atto di vigliaccheria dei due indagati i quali, nel corso della conversazione registrata affermano, non potendo assegnare la paternità della richiesta al commercialista, essendo questi presente all’incontro, evidentemente estraneo al tutto, dichiarano di agire per una terza persona di cui tuttavia non forniscono il nome, quasi a voler scaricare su un ignoto la consapevole vergogna che provano a chiedere denaro nell’esercizio delle funzioni”.

Sono tre le denunce fatte dalla vittima. La prima il 6 dicembre 2013 nel corso della quale viene descritto il primo contatto con i due pubblici ufficiali che non formulano in modo espresso la richiesta di denaro. Si comportano con “finezza” rileva il giudice. Preparano il terreno. E’ in questa occasione che l’imprenditore riporta anche di un colloquio avuto tra la coppia e il commercialista da cui si erano recati per acquisire degli atti. Al professionista viene fatta la richiesta di 10mila euro per "sistemare la pratica". A quel punto il pm De Nozza ha deciso di sentire personalmente la “terza persona” tirata in ballo che nel corso dell’interrogatorio ha confermato quanto era stato riferito dal diretto interessato.

La seconda querela è del 10 dicembre 2013: il proprietario della rivendita di auto usate incontra i vigili presso la sua azienda e in quella occasione li registra. Insistono: quel piazzale va sequestrato. Il compenso per “sistemare la pratica” è a quel punto sceso a 6mila euro. Poi il 20 dicembre l’ultimo atto. La tangente si è notevolmente ridimensionata: 2mila euro appena. Ma, senza fornire spiegazioni, i poliziotti municipali scelgono di desistere.

Perché la concussione sia consumata, secondo l’accusa e secondo pure il giudice che ha disposto la misura cautelare, è sufficiente che con la costrizione prevista da quel tipo di contestazione, si sia giunti a un accordo. Si sia cristallizzato con la promessa del versamento di denaro un patto corruttivo, in tal caso subito da una delle due parti, sottomessa e intimidita. Nel presente o nel futuro, così come alla fine i due vigili si fanno garantire. Domani si vedrà, oggi non si può. Hanno forse fiutato che c’è qualcosa che non quadra. Troppo puntigliosa la controparte. Troppi incontri. Eccessivo rischio.

Del resto entrambi, sostengono gli investigatori, sono esperti a tal punto da intercettare in anticipo eventuali campanelli d'allarme. Uno è l’episodio che viene loro attribuito ma “l’agire dei due indagati non è purtroppo occasionale, fortuito, frutto di un momento di debolezza, ma la proiezione di un modo di agire tanto rodato nel tempo che gli stessi ormai non esitano a coinvolgere nelle loro azioni criminose anche testimoni diversi rispetto alla persona offesa direttamente interessata dalla loro richiesta, quasi come se fossero certi della loro impunità e tali da farli diventare attori protagonisti di un sistema tanto rodato quanto abitudinario”.

Il sostituto procuratore Milto De NozzaImpietoso il ritratto tratteggiato dai magistrati. Circostanziati gli elementi raccolti dai carabinieri del Norm di Francavilla Fontana comandati dal tenente Roberto Rampino, della compagnia, comandata dal capitano Nicola Maggio, e dal reparto operativo agli ordini del tenente colonnello Alessandro Colella. Le esigenze cautelari in presenza di un così concreto pericolo di reiterazione, supportato dal ragionamento sul modus operandi, non possono che sussistere. Domiciliari per entrambi, visto lo stato di incensuratezza.

“Questa procura ha da qualche tempo puntato gli occhi su Francavilla Fontana, anche per la quantità di delitti che in un certo periodo storico si sono verificati” ha spiegato oggi il procuratore aggiunto di Brindisi, Nicolangelo Ghizzardi. Si è lavorato sodo, in ogni ambito, specie in quei settori gestiti direttamente o indirettamente dalla politica. E i risultati premiano gli sforzi. I poliziotti municipali, che rispondono di concussione per costrizione aggravata dovranno difendersi da accuse supportate perfino da attività tecnica. Sono sospesi da questa mattina. Il Comune di Francavilla, stando alla prassi, dovrebbe occuparsi del fronte disciplinare. Rischiano il posto di lavoro. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una città, decine di inchieste: "La viltà dei due vigili, agire rodato nel tempo"

BrindisiReport è in caricamento