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Cronaca Ceglie Messapica

Furibondo per il licenziamento del figlio, ha sparato in faccia all'imprenditore

CEGLIE MESSAPICA - Voleva vendicare il licenziamento del figlio trentenne, congedato appena una settimana fa dall’impresa edile dove lavorava. Ha impugnato un fucile esplodendo un colpo in pieno volto contro l’imprenditore edile di Ceglie Messapica Rocco Cavallo, 45 anni, di fronte all’agenzia Aci di proprietà della vittima, in via San Lorenzo, nell’affollata periferia della città. Cavallo è ricoverato al Perrino di Brindisi, è stato ferito alla tempia e l’occhio destro, ma non corre pericolo di vita. Il presunto assassino, il 56enne Antonio Idrontino è stato fermato questa sera stessa intorno alle 19, pochi istanti dopo l’agguato, dai carabinieri della stazione di Ceglie al comando del maresciallo Sante Convertini. L’accusa è di tentato omicidio. L’arma del delitto non è ancora stata ritrovata, quel che è certo è che era detenuta irregolarmente, dato che Idrontino non ha saputo esibire nessun porto d’armi.

CEGLIE MESSAPICA - Voleva vendicare il licenziamento del figlio trentenne, congedato appena una settimana fa dall’impresa edile dove lavorava. Ha impugnato un fucile esplodendo un colpo in pieno volto contro l’imprenditore edile di Ceglie Messapica Rocco Cavallo, 45 anni, di fronte all’agenzia Aci di proprietà della vittima, in via San Lorenzo, nell’affollata periferia della città. Cavallo è ricoverato al Perrino di Brindisi, è stato ferito alla tempia e l’occhio destro, ma non corre pericolo di vita. Il presunto assassino, il 56enne Antonio Idrontino è stato fermato questa sera stessa intorno alle 19, pochi istanti dopo l’agguato, dai carabinieri della stazione di Ceglie al comando del maresciallo Sante Convertini. L’accusa è di tentato omicidio. L’arma del delitto non è ancora stata ritrovata, quel che è certo è che era detenuta irregolarmente, dato che Idrontino non ha saputo esibire nessun porto d’armi.

Il figlio dell’aggressore era stato congedato dall’impresa appena una settimana fa. Il padre aveva abbrancato più volte l’imprenditore pretendendo che riprendesse il ragazzo a lavorare, con modi sempre più veementi, fino all’esplosione di follia di questa sera. L’impresario era al telefono con una dipendente, quando ha visto l’uomo uscire dall’utilitaria impugnando un fucile, ha tentato una fuga disperata e inutile, intuendone le intenzioni. Idrontino, hanno raccontato i passanti che hanno assistito atterriti all’agguato avvenuto a un passo dalla chiesa di San Lorenzo, lo ha inseguito puntandogli l’arma dritta contro il volto, e si è dileguato senza dire una parola.

Mentre la vittima, dando prova di straordinaria tempra ha atteso i soccorsi chiamati dalle impiegate tamponandosi la ferita con degli stracci raccattati in tutta fretta, in piedi, l’aggressore si allontanava a bordo della Punto. I militari della stazione cegliese, che si trova a pochi passi dalla scena del delitto, hanno immediatamente raggiunto la zona, circoscritta e presidiata dai vigili urbani della città. Il presunto assassino è stato ritrovato a breve distanza da via San Lorenzo, a bordo dell’utilitaria. Rintracciato  a tempo di record a bordo della propria auto, l’indiziato è stato portato in caserma e sottoposto a un lungo interrogatorio. Quando i carabinieri hanno intimato l’alt non ha opposto nessuna resistenza.

Cavallo nel frattempo è stato trasferito con un’ambulanza del 118 al Perrino di Brindisi. E’ salvo, ma sono critiche le condizioni dell’occhio destro colpito a distanza ravvicinata. In tarda serata è stato trasferito al Policlinico di Bari per tentare il salvataggio dell'occhio sinistro. Preoccupa la presenza di un pallino nel cranio. Sul posto è giunto anche il sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli, che si è trattenuto a lungo con le forze dell’ordine per capire innanzitutto quali fossero le condizioni della vittima. “E’ la fame”, ha commentato il primo cittadino, scosso, “la miseria sta facendo impazzire la gente”. La vittima dell’agguato è un noto costruttore, impegnato in numerosi cantieri a Ceglie Messapica ma anche nel Tarantino. A Campomarino, località balneare del comune di Maruggio, ha realizzato il porto turistico e gestisce insieme alla famiglia un noto ristorante-pizzeria con vista sul mare. L’azienda edile Cavallo è attualmente in lizza anche nei lavori per il porto turistico di Villanova (Ostuni), una radicale ristrutturazione del bacino già esistente. L’imprenditore è stato anche consigliere comunale e candidato sindaco a Ceglie Messapica, in competizione con una civica vicina al centro-destra.

Recentemente Rocco Cavallo è stato rinviato a giudizio assieme a una serie di imprenditori e funzionari pubblici, nell’ambito dell’indagine denominata Cattedrale nel deserto, il complesso ricettivo denominato Natura Point, costruito a Villa Castelli sulla scorta di autorizzazioni illegittime, secondo la magistratura inquirente. L’albergo era stato sequestrato dalla guardia di Finanza, su disposizione della procura di Brindisi, il 25 agosto 2009. L’imprenditore cegliese era subentrato nella proprietà della struttura solo in un secondo momento. Ha sempre dichiarato di aver investito nell’acquisto dell’immobile rilevando le autorizzazioni già concesse agli imprenditori che lo avevano preceduto. Al fianco del legale Aldo Gianfreda ha deciso di affrontare il processo non solo per dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati, ma difendendo il proprio ruolo di vittima, e non di attore, dei presunti magheggi contestati.

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