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Cronaca

Furto di rame, presi 2 "disoccupati"

BRINDISI – A un mese dal precedente, clamoroso arresto nell’ambito dell’operazione del 12 ottobre condotta da procura e Digos sulle proteste del Comitato dei disoccupati brindisini che aveva portato a marzo al blocco di due giorni delle attività di raccolta rifiuti e all’occupazione, sia pur breve, delle basi Monteco in città, tornano in carcere ma questa volta per furto aggravato in concorso due dei protagonisti dell’altra vicenda, Valerio Calignano di 46 anni e Franco Tafuro di 44 anni, intercettati ieri sera alla zona industriale da due equipaggi della Sezione volanti della questura, mentre trasportavano un carico di rame appena rubato.

BRINDISI – A un mese dal precedente, clamoroso arresto nell’ambito dell’operazione del 12 ottobre condotta da procura e Digos sulle proteste del Comitato dei disoccupati brindisini che aveva portato a marzo al blocco di due giorni delle attività di raccolta rifiuti e all’occupazione, sia pur breve, delle basi Monteco in città, tornano in carcere ma questa volta per furto aggravato in concorso due dei protagonisti dell’altra vicenda, Valerio Calignano di 46 anni e Franco Tafuro di 44 anni, intercettati ieri sera alla zona industriale da due equipaggi della Sezione volanti della questura, mentre trasportavano un carico di rame appena rubato.

I due erano a bordo di una Fiat 600 stracarica: un quintale del prezioso metallo da tempo entrato nel mirino di una vera e propria industria clandestina di furti mirati e riciclaggio anche internazionale, e l’attrezzatura da scasso. Al villaggio S. Paolo, Calignano e Tafuro si sono imbattuti nella polizia, e certi di essere da lì a poco sottoposti ad un controllo dagli esiti immaginabili, hanno abbandonato l’utilitaria ed il suo carico per tentare la fuga a piedi. Sono stati raggiunti dall’equipaggio della prima volante, che li ha bloccati e ammanettati, mentre la seconda auto della polizia si avvicinava alla Fiat 500 per controllarne il carico.

Non ci è voluto molto agli agenti per ricostruire le dinamiche dei fatti e la provenienza del rame: era stato rubato nella non lontana via delle Bocce, a Punto Franco, in un deposito dell’Agip. I due “disoccupati”, che erano stati rimessi in libertà dal giudice delle indagini preliminari, questa volta invece che agli arresti domiciliari come il 12 ottobre scorso,  sono stati trasferiti al carcere di via Appia in attesa del processo con rito direttissimo. Salgono a dieci gli arresti per furti di rame operati nelle ultime settimane dalla questura di Brindisi, e a sette le tonnellate di metallo recuperate.

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