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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Furto super-farmaci, indaga la Mobile

I farmaci per la cura della sclerosi multipla sono al vertice della lista dei medicinali di fascia H, trattabili solo in strutture sanitarie, che vengono immessi nel mercato nero. A Brindisi ne sono stati rubati in quantità industriale in un colpo messo a segno tra il 28 febbraio e il primo marzo all’interno della farmacia dell’ospedale Perrino. Il modus operandi è quello stesso che era stato descritto in una inchiesta di un anno fa, pubblicata su La Repubblica ed è per questo che la Squadra mobile di Brindisi, diretta dal vicequestore Alberto Somma è ora al lavoro, in contatto con le questure d’Italia nei cui territori di competenza si sono verificati episodi simili.

I farmaci per la cura della sclerosi multipla sono al vertice della lista dei medicinali di fascia H, trattabili solo in strutture sanitarie, che vengono immessi nel mercato nero. A Brindisi ne sono stati rubati in quantità industriale in un colpo messo a segno tra il 28 febbraio e il primo marzo all’interno della farmacia dell’ospedale Perrino. Il modus operandi è quello stesso che era stato descritto in una inchiesta di un anno fa, pubblicata su La Repubblica ed è per questo che la Squadra mobile di Brindisi, diretta dal vicequestore Alberto Somma è ora al lavoro, in contatto con le questure d’Italia nei cui territori di competenza si sono verificati episodi simili.

Dalla farmacia del nosocomio di Brindisi sono sparite scatole di ‘interferone’ per almeno 200 mila euro. Basisti del posto, gente dedicata all’osservazione per mesi. Nessun segno di effrazione. Al Policlinico di Bari, uno dei colpi piu’ recenti, sono entrati il 9 gennaio scorso. Fino al mese di gennaio di furti ne erano stati compiuti undici, per un totale di 15 milioni di euro. Nel mirino i medicinali più costosi. Sull’ultimo episodio indaga invece la Squadra mobile di Chieti: risale allo scorso fine settimana. Rubati dalla farmacia a Colle dell’Ara, antitumorali e medicinali a base di interferone, tutti molto costosi, per un valore di circa 300 mila euro.

Anche qui, nessun segno di effrazione. Dietro a un business dal volume mondiale pari a 100 miliardi di euro ci sarebbero le organizzazioni criminali. Il 26 febbraio, al Rummo di Benevento, sono stati rubati farmaci chemioterapici per circa 100mila euro; il 24 febbraio sono stati portati via dalla farmacia ospedaliera del Cardarelli di Campobasso medicinali per un valore di 50mila euro.

Funziona quasi sempre così, secondo gli investigatori: un basista studia per settimane la farmacia dell’ospedale, la banda poi agisce di solito nel weekend con la complicità di un interno. Viene disinstallato il sistema d’allarme, dove ve n’è uno (a Brindisi non c’è stato nulla da disattivare). Quindi i ladri entrano, prendono i farmaci ed escono senza scassinare nulla.

Sono tutti farmaci di fascia H e si trovano solo negli ospedali perché possono essere maneggiati solo da personale ospedaliero. Il più ambito e il Rebif, per la sclerosi multipla. Ma ci sono anche farmaci biologici, quelli contro la psoriasi, gli antitumorali o quelli per il trattamento dell’artrite reumatoide, infine quelli che curano il morbo di Crohn.

Il costo per dose è in media di mille euro. Secondo le stime in Italia sono stati rubati farmaci nel 2012 per circa 100 milioni di euro. Vanno all’estero, nei paesi dell’Est ma non si muovono dalle farmacie degli ospedali di destinazione senza che vi sia l’apporto di persone particolarmente pratiche dei luoghi su cui si concentra l’attenzione dei poliziotti della questura indigena.

Punto primo, individuare i basisti e coloro che dall’interno hanno favorito l’attività del gruppo di ladri, non una combriccola autonoma ma sicuramente integrata in un’organizzazione criminale ben più estesa e ramificata. Si indaga da tempo, ora sulla cartina geografica degli inquirenti c’è anche Brindisi che, dunque, ha dato il suo contributo alla mala.

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