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Cronaca

Gambizzato sotto casa, sarà denunciato per favoreggiamento

BRINDISI - Già dimesso dall'ospedale Perrino il brindisino Giuseppe Torsello, 36 anni, ferito ieri sera attorno alle 22,30 da due colpi di pistola semiautomatica agli arti inferiori. Ma per circostanze assolutamente fortuite i proiettili, pur avendo raggiunto Torsello al ginocchio destro e al piede sinistro, regioni molto innervate e con elevata presenza di cartilagini, ossa e tendini, non hanno procovato alcun danno grave, peraltro fuoriuscendo. I chirurghi del pronto soccorso altro non hanno dovuto fare, dopo aver esplorato le ferite, che disinfettarle e ricucirle. L'uomo è stato giudicato guaribile in 20 giorni.

BRINDISI - Già dimesso dall'ospedale Perrino il brindisino Giuseppe Torsello, 36 anni, ferito ieri sera attorno alle 22,30 da due colpi di pistola semiautomatica agli arti inferiori. Ma per circostanze assolutamente fortuite i proiettili, pur avendo raggiunto Torsello al ginocchio destro e al piede sinistro, regioni molto innervate e con elevata presenza di cartilagini, ossa e tendini, non hanno procovato alcun danno grave, peraltro fuoriuscendo. I chirurghi del pronto soccorso altro non hanno dovuto fare, dopo aver esplorato le ferite, che disinfettarle e ricucirle. L'uomo è stato giudicato guaribile in 20 giorni.

Sarà ben diversa invece la "prognosi" degli investigatori della squadra mobile della questura, che stamani sono fortemente orientati a denunciare Torsello per favoreggiamento personale nei confronti di - per il momento - persone ignote. Secondo la polizia, la vittima della spedizione punitiva conosce benissimo sia l'identità degllo sparatore che il movente. Ma ha scelto di tenere la bocca chiusa e se ne è tornato nella sua abitazione di piazza Locchi, al quartiere Paradiso, a leccarsi le ferite.

Da qui, ha raccontato ieri sera ai poliziotti Giuseppe Torsello, sarebbe sceso ieri sera per andarsi a fumare una sigaretta e a portare il cane a fare il solito giretto. Invece qualcuno gli ha sparato contro 6 volte, utilizzando una semiautomatica calibro 7,65, probabilmente non una Beretta ma una delle tante pistole importate clandestinamente dalla ex Jugoslavia negli anni più duri dei traffici contrabbandieri (ad esempio, anche la micidiale Skorpion è dello stesso calibro e può sparare a raffica).

Per quanto riguarda le ragioni dell'agguato, che tuttavia non era stato deciso per liquidare Torsello ma solo per dargli una lezione, c'è un'ampia gamma di possibilità: da quelle legate ai precedenti del personaggio (droga e rapine), ai suoi comportamenti spesso rissosi. Non ci sono però testimoni per ora in grado di aiutare la squadra mobile nel lavoro di identificazione dello sparatore e di chi, eventualmente, lo accompagnava. Unico fatto incontrovertibile è che il ferimento è avvenuto in via Carducci, alle spalle di piazza Locchi.

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