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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Gambizzazione e spari contro saracinesca: al vaglio i filmati delle telecamere

Potrebbero convergere verso un’unica pista le indagini sui due episodi avvenuti fra venerdì e sabato, a distanza di un'ora l'uno dall'altro. Indagano la polizia e i carabinieri

BRINDISI – Potrebbero convergere verso un’unica pista le indagini sulla gambizzazione del 26enne Loriano Marrazza e sulla saracinesca di un box auto crivellata di colpi in piazza Spadini, al rione Sant’Elia. I due episodi si sono verificati a poco più di un’ora di distanza l’uno dall’altro. Marrazza è stato ferito da un colpo di arma da fuoco che lo ha c’entrato alla coscia intorno alle ore 23 di venerdì (3 novembre). Intorno alle 00.10 di sabato 4 novembre sono entrati in azione gli autori del grave atto intimidatorio al rione Sant’Elia. Ci sono pochi dubbi sul fatto che i due episodi rientrino nella guerra di mala in atto da un paio di mesi, già sfociata in tre gambizzazioni e nella pioggia di proiettili contro una palazzina di via Raffaello, la notte fra il 12 e il 13 settembre.

La gambizzazione di Marrazza

Per quanto riguarda l’agguato ai danni di Marrazza, i poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi al comando del vicequestore Antonio Sfameni sono al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti. Il 26enne, ricoverato presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale Perrino con 30 giorni di prognosi, è stato già ascoltato dai poliziotti. Il suo racconto è al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno cercando ulteriori riscontri. Ma sarà difficile trovarli, se si considera che non vi sono altri testimoni e le telecamere potrebbero non essere d’aiuto.

Il ragazzo sarebbe stato ferito da un uomo che lo ha raggiunto nel suo appartamento, ai piani alti di una palazzina in via Don Guanella, nei pressi del parco Cesare Braico, al rione Cappuccini. La vittima è stata soccorsa da personale del 118. Gli agenti delle Volanti e gli uomini della Mobile si sono subito recati sul posto. Intorno alle 23,30, mentre i rilievi erano ancora in corso, il personale della Mobile, attirato da alcune urla, si è recato all’esterno di un palazzo in via Favia, a pochi passi da via Don Guanella, dove un figlio aveva appena accoltellato il padre. Ma questo episodio, di cui si è già scritto in un altro articolo, nulla ha a che vedere con la gambizzazione.

Gli spari contro la saracinesca

E’ fortissimo invece il sospetto che gli spari in via Don Guanella possano essere collegati alla raffica di colpi esplosi contro la saracinesca di piazza Spadini, nei pressi dell’impianto sportivo Buscicchio. Si tratta di un atto estremamente grave, se si pensa che due auto della stessa famiglia proprietaria del garage già la mattina di venerdì, intorno alle ore 10, erano state incendiate. Ma per quale motivo c’è stato un tale accanimento nei confronti di queste persone, che gestiscono una pizzeria nel quartiere? In questo caso spetterà ai carabinieri della compagnia di Brindisi coordinati dal capitano Luca Morrone il compito di sciogliere il dubbio.

I militari, supportati dagli esperti della Scientifica, hanno rilevato un gran numero di fori sulla saracinesca del box auto. Di certo gli attentatori hanno utilizzato una pistola di grosso calibro. Non si sa se hanno agito in auto o in moto. Sul balcone dell’appartamento al primo piano in cui risiede la famiglia presa di mira è installata una telecamera di sicurezza. E’ da vedere, però, se questa potrà essere di aiuto per le forze dell’ordine. Nell'isolato, ad ogni modo, vi sono altri impianti di videosorveglianza, le cui immagini saranno acquisite. 

Su entrambi i fronti, gli investigatori sono coordinati dal pm del tribunale di Brindisi Luca Miceli. Inevitabilmente le indagini sui due episodi si intrecciano con quelle sugli spari di via Raffaello e sulle gambizzazioni di Stefano Borromeo (1 ottobre, fra via Oberdan e via Sant’Angelo), Christian Ferri (4 ottobre, sulla strada che collega la rotatorio della strada statale sette per Taranto a Sant’Elia) e Damiano Truppi (2 novembre). Quello che si sta delineando è un unico mosaico investigativo, le cui tessere sono ancora in ordine sparso.

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