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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gse al centro di un "giallo industriale": la Uilm denuncia tentativo di trasferimento

Ha i contorni dell’autentico giallo industriale la storia che racconta oggi il sindacato metalmeccanici della Uil brindisina, che rivela un presunto tentativo di spostare a Frosinone i macchinari della Gse Industria Aeronautica Srl, in una nuova sede accanto all’abitazione del direttore generale protempore, e all’insaputa della proprietaria dell’intero pacchetto della quote

BRINDISI – Ha i contorni dell’autentico giallo industriale la storia che racconta oggi il sindacato metalmeccanici della Uil brindisina, che rivela un presunto tentativo di spostare a Frosinone i macchinari della Gse Industria Aeronautica Srl, in una nuova sede accanto all’abitazione del direttore generale protempore, e all’insaputa della proprietaria dell’intero pacchetto della quote, la quale sarebbe stata avvertita dalla stessa Uilm, procedendo perciò con il taglio delle teste del board della fabbrica.

La Uilm afferma che il piano del trasferimento di Gse a Frosinone era stato predisposto in ogni dettaglio, con i costi per ciascuna delle attrezzature. Secondo la Uilm, l’operazione sarebbe stata pensata dall’amministratore delegato Massimiliano Elisei, romano, e dal direttore generale Franco Natalizia, ciociaro come altri quadri aziendali ed alcuni dei lavoratori, “collocati in posti chiave”.

Messa al corrente dei fatti dalla Uilm, e dichiarandosi all’oscuro del piano, la proprietaria della Gse, Francesca Armellini, romana, avrebbe proceduto al licenziamento di Elisei prima, e ieri sera anche di Natalizia, mentre due dei quadri originari di Frosinone si sarebbero dimessi. Come sarebbe stato possibile attuare il piano, la Uilm non lo spiega. Certo sarebbe stato necessario coinvolgere prima o poi anche la proprietaria del cento per cento delle quote di Gse.

Francesca Armellini accolta dai dipendenti GSE-2Fatto sta che stamani la Armellini è arrivata a Brindisi assieme al nuovo amministratore delegato Alessandro Capone, per stringere con le maestranze e il sindaco, pur nelle rispetto dei ruoli, un patto per difendere l’azienda, fa sapere sempre la Uilm, con il segretario Alfio Zaurito. Salvato il reddito di 400 famiglie brindisine, grazie al piano di trasferimento sventato, sottolinea il sindacato.

Gse è specializzata in costruzioni aeronautiche sia in leghe metalliche che in materiale composito. Dal 2010, anno in cui ha firmato con la Regione Puglia un contratto di programma di oltre 50 milioni di euro come associata di Alenia, investimento legato alla realizzazione di due sezioni della fusoliera del B787 Dreamliner, il personale è passato da 150 a circa 400 unità delle quali una parte stanziata a Grottaglie presso il polo produttivo di Finmeccanica, e il fatturato da 5 a 28 milioni di euro. E il contratto di programma è vincolato alla ubicazione in Puglia della produzione, oltre che a quote di nuove assunzioni.

Proprio nel giugno del 2014, Gse Costruzioni Aeronautiche aveva ricevuto il via libera dal Comune di Brindisi per l’ampliamento dell’attuale capannone di contrada Piccoli (di fronte alla sede della Stp), con l’aggiunta di due altre strutture prefabbricate, di un frigo esterno e di una seconda autoclave per la lavorazione dei compositi, e di un ampliamento della sala sterile dove viene manipolata la fibra di carbonio. Sembra strano che dopo aver ottenuto le autorizzazioni urbanistiche finalizzate all’incremento della produzione, si potesse decidere di smontare tutto per trasferirsi a centinaia di chilometri dal sito del principale committente, che si trova come già detto a Grottaglie.

La vicenda merita approfondimenti e l’assenza di note aziendali sui fatti non contribuisce a darne un quadro obiettivo e più completo. Al momento l’unica versione è quella della Uilm.

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