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Sabato, 20 Aprile 2024
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Gianpi & Totò: Procura chiede processo

BARI - Inchiesta Escort, ore cruciali. La Procura di Bari ha chiesto il processo per Gianpaolo Tarantini e altre sette persone n

BARI - Inchiesta Escort, ore cruciali. La Procura di Bari ha chiesto il processo per Gianpaolo Tarantini e altre sette persone nell'ambito del'inchiesta sulle escort che l'imprenditore barese avrebbe portato in 21 occasioni, tra il 2008 e il 2009, nelle residenze dell'ex premier Silvio Berlusconi. Oltre a Tarantini, tra gli indagati figurano suo fratello Claudio, Sabina Began, ribattezzata l'Ape regina, le show girl Letizia Filippi e Francesca Lana, gli amici di Gianpaolo, Pierluigi Faraone e Massimiliano Verdoscia. E  con loro comparirà davanti al Gup del tribunale di Bari anche l’avvocato C.C.

Stando all'accusa, Gianpi, Verdoscia, C.C.e Faraone avevano organizzato un'associazione per delinquere per reclutare le donne che dovevano prostituirsi con il premier per fare il modo che Berlusconi desse all'amico Gianpi “incarichi istituzionali” e per permettergli di allacciare, attraverso lui, “rapporti affaristici con i vertici della Protezione Civile, con Finmeccanica e con le società a quest'ultima collegate (Sel Proc, Selex Sistemi Integrati e Seicos), con Infratelitalia ed altre società”.

L'indagine sugli appalti è tuttora in corso dopo essere stata stralciatata dal fascicolo sulle escort. Una mano al presunto gruppo criminale l'hanno data - secondo la procura - gli altri quattro indagati, accusati a vario titolo di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le stesse escort Lana, Began e Filippi si sarebbero trasformate col tempo in reclutatrici delle ragazze. Dagli atti dell'inchiesta emerge che Gianpì ha portato in 21 occasioni, tra settembre 2008 e maggio 2009, a Palazzo Grazioli, Villa San Martino e Villa Certosa le escort della sua “scuderia”, allietando per nove mesi le serate dell'allora presidente.

Professionista noto in città, ex consigliere comunale Dc a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, da allora lontano dalla politica attiva, l’avvocato fasanese (52enne) è accusato di aver partecipato all’associazione per delinquere creata da Giampi. In particolare i magistrati gli  contestano di aver indotto alla prostituzione in casa dell'ex premier, presso villa San Martino ad Arcore, Grazia Capone conosciuta anche come l’Angelina Jolie di Bari, episodio che sarebbe accaduto tra il 25 e il 28 settembre del 2008.

Secondo la procura C.C. insieme a Tarantini avrebbe inoltre “reclutato” Patrizia D’Addario, Barbara Montereale e Lucia Rossini “per favorirne la prostituzione dietro corrispettivo di denaro”, inviandole a Roma dove incontrarono a Palazzo Grazioli il presidente del Consiglio.

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