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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Giunta Rossi, pubblicati i redditi di quattro assessori su otto

Il più tempestivo è stato Oreste Pinto: 31.353 euro dichiarati nel 2017, ha reso noti anche auto e abitazione. Nessuna comunicazione dai tecnici Borri, Covolo, De Vito e neppure da Masiello e Lopalco e dallo stesso sindaco

BRINDISI – Trasparente a metà la Giunta di centrosinistra del sindaco Riccardo Rossi, imbastita dopo il turno di ballottaggio: quattro assessori su otto hanno comunicato redditi e situazioni patrimoniale. Degli altri, al momento, non c’è alcun dato, fra loro lo stesso titolare della delega alla Trasparenza. Non sono disponibili neppure quelli del primo cittadino.

Il più tempestivo e trasparente: Pinto

Oreste Pinto-5“Questione di tempo”, fanno sapere dagli uffici di Palazzo di città. “In alcuni casi devono solo essere inseriti nel sito internet istituzionale del Comune di Brindisi”. Fatto sta che ad oggi, non ci sono. E che il più tempestivo è stato l’assessore Oreste Pinto (nella foto accanto), al quale è stata affidata la responsabilità delle politiche per lo sviluppo della città. A Pinto, tessera del Pd da anni (mai cambiata per altre formazioni politiche o partitiche) spetta anche la fascia relativa alla precisione e alla completezza perché è stato l’unico a rendere nota anche la situazione patrimoniale, in aggiunta a quella reddituale. Trasparente, quindi, al cento per cento.

Nel 2017 Pinto, funzionario dell’Agenzia delle Entrate,  ha dichiarato redditi per 31.353 euro. E’ proprietario di una Fiat Bravo del 2007, del 50 per cento di un fabbricato e possiede il 13,35 per cento di un altro immobile. Pinto è laureato in Economia e commercio, con master in Design Direction.

Gli altri assessori

Più del doppio del reddito dichiarato di Pinto, è quello che risulta dalla documentazione del collega di Giunta Dino Borri, assessore alla Pianificazione e alla qualità del territorio: 66.909, a titolo di attività professionale. L’ammontare complessivo che tiene conto anche di rendite catastali è pari a 136.060. Borri, entrato nell’esecutivo come tecnico scelto direttamente da Rossi, risulta proprietario al cento per cento dei seguenti immobili: una unità immobiliare in un fabbricato condominiale a Bari; un complessi di fabbricati con terreni e una villa a Fasano; una palazzina con giardino a Cascina in provincia di Pisa e una villa con terreno a Polignano a Mare. Le auto di cui dispone l’assessore sono: una Mercedes classe A del 2013, una Mercedes C del 2004, una Honda Civic del 1999 e una Volvo del 1988.

Disponibile on line anche la dichiarazione dei redditi dell’assessore Cristiano D’Errico, titolare delle deleghe al Bilancio e alla Partecipate: 64.321 euro, per il commercialista, docente di corsi di formazione sulla sicurezza secondo l’accordo Stato-Regioni, per la società  Manpower. E’ stato eletto consigliere nella lista di Articolo 1.

Reddito sotto i diecimila euro, per l’assessore Elena Tiziana Brigante, avvocato, espressione del Pd: 9.312, stando alla dichiarazione per il 2017. E’ titolare delle deleghe ai Lavori Pubblici, alla Mobilità e alle Infrastrutture.

Il vice sindaco Rita Ortenzia De Vito, assessore alla Pubblica istruzione, Welfare e Integrazione, ha reso nota, per ora, solo la sua situazione patrimoniale: un fabbricato di proprietà al 100 per 100, una Toyota Aygo del 2011 e una Opel Insignia del 2017 in uso a un familiare.

 I dati mancanti

Non sono disponibili on line le dichiarazioni dei redditi degli assessori Mauro  Masiello, avvocato penalista, titolare della Legalità e della Trasparenza, candidato nella lista di Brindisi Bene Comune; Roberta Lopalco chiamata alla gestione delle Politiche ambientali e delle aree protette, su indicazione del Pd e Roberto Covolo, tecnico, titolare della delega Brindisi Smart che racchiude Programmazione economica e politiche giovanili. Non ci sono neppure i dati di Rossi.

Quanto alle indennità di funzione, per il 2018 “in via provvisoria e salvo conguagli”, è stato applicata la riduzione del 10 per cento sui valori tabellari di cui al Decreto del Ministero. Per il sindaco, l’importo è pari a 4.734,10 euro; per il suo vice 3.550,57, per gli assessori la somma varia a seconda che sia stata chiesta o meno l’aspettativa. Per il vice sindaco, l’indennità è pari a 1.775,28, per l’assessore Pinto 1.420,23, per tutti gli altri 2.840,46 euro

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