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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Gli affari di droga nell'agenda dell'ucciso/ I nomi

BRINDISI - Ci sono anche gli attentati dinamitardi ai camioncini e alle attività della famiglia Fago nel novero delle accuse formulate ad alcune delle persone arrestate stamani su ordinanza di custodia cautelare. Sono numerosissimi gli episodi di spaccio di droga, per lo più cocaina.

BRINDISI - Ci sono anche gli attentati dinamitardi ai camioncini e alle attività della famiglia Fago nel novero delle accuse formulate ad alcune delle persone arrestate stamani su ordinanza di custodia cautelare (video). Sono numerosissimi gli episodi di spaccio di droga, per lo più cocaina, venduta per soddisfare le esigenze dei detenuti e delle rispettive famiglie che andavano mantenute. La droga secondo quanto accertato proveniva da Andria. I fatti contestati risalgono agli anni 2009, 2010, 2011. Si tratta del seguito delle due operazioni “Fire” e “New Fire”, sempre per associazione mafiosa, in cui furono catturati e condotti in carcere (sono stati anche condannati) i cosiddetti “nipotini di Riina”.

Non erano che gli affiliati ad Ercole Penna e a Massimo Pasimeni che controllavano il territorio, zona che, fatta pulizia, era divenuta terra di nessuno. Anche in questo caso sono state importanti le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, di Lino Lu Biondu, che ha supportato con le sue ricostruzioni riscontri tecnici e elementi d’indagine già di per se abbastanza incastranti. La lotta per la supremazia l’aveva vinta “Puffo” affiliato a Francesco Campana, e anche per questo v’erano state turbolenze: Renna voleva consolidare il suo primato, Alessandro Fago, proprietario di diverse attività commerciali era stato vicino ai Tornese di Monteroni, poi al gruppo di Lucio Annis, referente di Penna, ormai detronizzato.

Le indagini hanno preso avvio dall’esplosione di colpi di fucile contro l’abitazione di uno degli indagati. Determinante per ricostruire il volume d’affari dell’attività di spaccio di droga è stato il sequestro dell’agendina di Gianluca Saponaro, il giovane ucciso in via Brindisi a Cellino San Marco, in pieno giorno, il 19 giugno del 2010. Per quei fatti sono stati condannati a 17 anni e 4 mesi e 18 anni i fratelli Joseph e Antonio Orofalo, e un terzo esecutore all'epoca minorenne.

Ecco chi sono gli arrestati: Giampiero Alula; Antonio Bonetti; Davide Bonetti; Simone Contaldo; Mario Conte; Domenico D’Agnano detto “Nerone”, Alfredo Epifani; Sebastiano Esposito; Luca Ferì; Cosimo Fina detto “lu biondu”; Pamela Fortunato; Francesco Francavilla; Filippo Griner; Donato Claudio Lanzilotti; Giuseppe Litti; Giuseppe Maggio; Antonio Orofalo; Silvestro Orofalo; Raffaele Renna detto “Puffo”; Fabio Rillo; Maria Carmela Rubini, Antonio Saponaro; Pietro Saponaro; Maurizio Screti; Salvatore Sergio; Jonni Serra; Ivan Spedicati; Carmela Tafuro; Cosimo Talò; Cristian Tarantino; Tonio Tauro; Maurizio Trenta; Vincenzo Vaccina; Pierluigi Andriani; Marco Asuni; Roberto Colagiorgio; Andrea Conte; Lucia Grassi; Alessandro Guido; Sabino Roberto; Ottavio Saponaro; Vittorio Seccia; Antonia Serra; Alessandro Spedicati; Debora Valzano.

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