rotate-mobile
Cronaca

"Gli attacchi scomposti a Legambiente e i beni culturali di Brindisi"

L'associazione ambientalista replica con una lettera alle accuse dell'ex sindaco Mimmo Consales

Riceviamo e pubblichiamo una nota del direttivo del circolo Legambiente Brindisi Tonino Di Giulio, in risposta a un intervento dell'ex sindaco Mimmo Consales

Un'equilibrata intervista rilasciata da Doretto Marinazzo, consigliere nazionale di Legambiente ha prodotto la reazione scomposta di Mimmo Consales, peraltro non chiamato in alcun modo o direttamente in causa. Un Giornalista ha il dovere di documentarsi, di provare ad essere obiettivo, e di non lasciarsi guidare da rancori, che potrebbero portare a fare dichiarazioni diffamatorie e  prive di fondamento.

Consales dice di aver raccolto il testimone come sindaco dall'onorevole Mennitti, ma nel citarlo definisce elitari gli eventi culturali attuati dallo stesso Mennitti e parla di sprechi. Addirittura paradossale è il fatto che parli di assoluta continuità d'azione con l'attuale commissario prefettizio, in realtà caratterizzatosi per alcune scelte, in  totale discontinuità con chi lo ha preceduto (si pensi soltanto alla gestione del ciclo dei rifiuti).

Video: l'intervista a Doretto Marinazzo

- Una corretta documentazione, avrebbe consentito di ricordare che la nostra Associazione, insieme con altre, ha espresso pieno apprezzamento, durante la sindacatura Consales, per l'organizzazione della mostra e della rappresentazione  teatrale di Mistero Buffo di Dario Fo e del confronto, gestito dall'allora vicesindaco Marchionna, per giungere ad intese sul futuro del Castello Aragonese (il successivo stanziamento di 5 mln di Euro è dovuto anche all'impegno delle associazioni facenti parte di Amare Forte a Mare, in un periodo in cui il dialogo istituzionale con il Mibact era  stato interrotto).

Si può non comprendere la valenza culturale di eventi di rilevanza nazionale o delle pubblicazioni che li illustravano o che mostravano itinerari turistico culturali a Brindisi, che pure hanno meritato presenze di visitatori e turisti e unanimi apprezzamenti, ma l'alternativa è forse arrostire cibi, come è avvenuto nella sala della colonna di Palazzo Nervegna, o un'esposizione di camere da letto accanto ad essa?

- Una corretta documentazione avrebbe consentito di non sovrapporre il riferimento al Museo Diffuso con tutt'altro progetto successivamente trasmesso da Legambiente, Touring Club, Club per l'Unesco, Italia Nostra all'Amministrazione Comunale per partecipare ad un bando di Puglia Promozione, teso a favorire la destagionalizzazione del turismo in città.

- In merito al Museo Diffuso,sorprende che Consales non sappia la differenza fra un responsabile del procedimento, un direttore dei lavori e del progetto ed un “responsabile del museo diffuso”, figura quest’ultima e nome dell’incaricato connesso che non compaiono (sfidiamo Consales a dimostrare il contrario), in alcun atto, mentre è assolutamente vero che il commissario Castelli chiese in una pubblica riunione, alle associazioni presenti di fornire la propria collaborazione e specifiche proposte per la gestione di attività  all'interno di beni monumentali.

Consiglieremmo di guardare appena nei siti istituzionali del Mibact per capire la valenza del progetto di un Museo Diffuso, che anche a Brindisi si poteva realizzare mettendo a rete monumenti e itinerari, coinvolgendo associazioni e cittadinanza.

Le associazioni sopra citate ufficializzarono la propria disponibilità a collaborare gratuitamente, chiedendo unicamente la possibilità di avere un proprio presidio all'interno dei beni richiamati. La storia delle Associazioni citate, le attività svolte negli anni e le stesse proposte recepit , in parte, a livello istituzionale dimostrano inconfutabilmente il tessuto connettivo creato con un lungo ed intenso lavoro volontario che è ben altra cosa rispetto alla esternalizzazione di servizi che rientrerebbero funzionalmente nei compiti e nel riconoscimento delle professionalità interne alle Istituzioni.

Corre obbligo ricordare  che il progetto “Adotta un Monumento” è un'iniziativa di oltre 25 anni fa di Legambiente Nazionale, fatta propria dal locale Circolo di Brindisi, d'intesa con il Comune . Anni dopo, la stessa iniziativa è stata  ripresa  dall'Amministrazione  Comunale, sia pure in modo meno articolato senza coinvolgere l'Associazione.

Il progetto da inviare a Puglia Promozione, organismo della Regione Puglia che ha avuto il merito di promuovere attività turistico culturali ed ambientali (altro che carrozzone e postificio!), niente ha a che vedere con il Museo Diffuso a cui si richiama erroneamente Consales, ma tendeva a mettere a disposizione dell'Amministrazione Comunale, collezioni fornite dalle associazioni, percorsi turistico culturali ed audioguide all'interno dei Monumenti

E' evidente, dunque, che Consales nel suo intervento, non abbia mostrato rispetto verso l’impegno degli altri, superando quel senso del limite che sarebbe stato necessario nell'espletamento delle sue attività pubbliche. Ne prendiamo atto e lasciamo i cittadini di Brindisi liberi di giudicare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Gli attacchi scomposti a Legambiente e i beni culturali di Brindisi"

BrindisiReport è in caricamento