I 90 anni dell'Aeronautica Militare

BRINDISI - Giovedì 28 Marzo, presso l’aeroporto "Orazio Pierozzi" di Brindisi, sede del Distaccamento Aeroportuale, sarà celebrato il 90° anniversario della fondazione dell’Aeronautica Militare. La cerimonia, avrà inizio con l’alzabandiera solenne, è proseguirà con la lettura  dell'Ordine del Giorno  del  Sig. Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa.

Successivamente il programma, che avrà inizio alle 10, prevede la consegna della “Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare” al personale in servizio ed in quiescenza che ha condotto una carriera esemplare per attaccamento al servizio, spirito di abnegazione e capacità professionali.

Saranno conferite inoltre al personale in servizio, le onorificenze per anzianità di servizio militare,  per la partecipazione alle missioni militari di pace all’estero e  le attestazioni di pubblica benemerenza concesse dal Dipartimento della Protezione Civile per il supporto fornito in occasione degli eventi "Rifiuti Campania 2008" e "Sisma Abruzzo 2009".

All'evento, parteciperanno le  autorità istituzionali della città, il personale del Distaccamento e quello degli Enti del Presidio di Brindisi, nonché le rappresentanze del personale in congedo e i labari delle sezioni dell’Associazione Arma Aeronautica.

Per la ricorrenza, Poste Italiane ha comunicato che il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato l’emissione per il giorno 28 Marzo 2013, data della costituzione dell’Aeronautica quale Forza Armata autonoma (era nata sotto l’egida dell’Esercito), di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Le Istituzioni” dedicato ai 90 anni dell’Aeronautica Militare.

Quello di Brindisi è uno degli aeroporti storici dell’Arma azzurra. Negli ultimi anni ha ospitato il 32.mo Stormo Cacciabombardieri poi trasferito ad Amendola, e l’84.mo Gruppo Combat Sar. E’ stato aeroporto di interesse Nato a lungo, sino al breve conflitto tra i paesi dell’Alleanza Atlantica e la Jugoslavia per la crisi del Kosovo.