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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Gli operatori balneari vogliono ancora proroghe per aprire le spiagge

“Nessuno qui, al Comune di Brindisi, ce l’ha con i gestori degli stabilimenti balneari. Questa non è una guerra tra l’amministrazione e gli operatori del settore, ma è una questione strettamente legata alle norme di legge: se non ci sono i requisiti, non possiamo dare il via libera per l’apertura dell’attività

BRINDISI - “Nessuno qui, al Comune di Brindisi, ce l’ha con i gestori degli stabilimenti balneari. Questa non è una guerra tra l’amministrazione e gli operatori del settore, ma è una questione strettamente legata alle norme di legge: se non ci sono i requisiti, non possiamo dare il via libera per l’apertura dell’attività. Lo abbiamo fatto lo scorso anno concedendo una proroga nella speranza che oggi le cose sarebbero state diverse, ma adesso questa responsabilità non possiamo e non vogliamo più prendercela.”

Così ha esordito l’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti durante l’incontro tenutosi oggi (giovedì 25 giugno), presso Palazzo Nervegna, tra i gestori dei lidi situati sul litorale brindisino, Federbalneari (associazione che riunisce gli imprenditori balneari aderenti a Federturismo Confindustria) rappresentata dal presidente Mauro Della Valle e gli amministratori locali.

Ad estate iniziata, quella relativa all’agibilità delle strutture tra polemiche, scartoffie e burocrazia sembra essere una storia infinita. Da un lato gli assessori insieme con dirigenti e funzionari comunali, questi impegnati da mesi nell’esame delle pratiche dei vari stabilimenti, continuano ad essere fermi sulle loro posizioni.

Ciò avendo già definito che su 20, sette strutture sono agibili (Hemingway, Guna Beach, Lido Azzurro, Lido Brin, Granchio Rosso e Lido Risorgimento e Palm Beach, struttura con piscine e non inserita nella categoria degli stabilimenti balneari), quattro non in regola (Lido Sant’Anna, Arca di Noè , Lido Arena e Lido Giancola, quest’ultimo presto sarà soggetto a demolizione, cui seguirà un intervento di bonifica dell’area, con il cambio di destinazione a spiaggia libera) e tutte le altre in “forse” perché inserite ancora in fase istruttoria.

L'assessore Luperti, De Maria e il dirigente Nicola Zizzi-2Dall’altro lato Federbalneari e i gestori chiamati in causa chiedono di rivedere la situazione trovando delle soluzioni “tampone” affinché gli stabilimenti che non sono ritenuti idonei possano intanto, almeno per quest’anno, aprire ugualmente con la promessa che si cominci già da adesso ad intraprendere un nuovo percorso di lavoro in vista della prossima estate quando tutto sarà diverso.

“Nei giorni scorsi ho incontrato il vice prefetto – ha affermato Della Valle, presidente di Federbalneari – al quale ho esposto questa situazione incresciosa che si è venuta a creare con i gestori degli stabilimenti balneari locali. Io, così come anche gli operatori presenti, siamo coscienti che si tratti di una questione delicata. Infatti, non siamo qui ad estorcere nessun via libera e nessuna autorizzazione che non sia legittima, chiediamo solo che per quest’anno si trovino insieme delle soluzioni alternative che consentano comunque ai gestori di lavorare, magari inibendo le parti degli stabilimenti ritenute abusive e presidiando solo la spiaggia”.

“Ciò anche per la salvaguardia della vita dei bagnanti che,  con la struttura chiusa, sono sicuro userebbero comunque l’arenile che credo debba essere tenuto costantemente sotto controllo per evitare tragedie, non dimentichiamo ciò che è accaduto domenica scorsa (il riferimento è alla morte del 15enne rimasto in balia delle onde mentre faceva il bagno insieme ad altri tre adolescenti presso la spiaggia libera dell’ex Lido Poste, ndr). Dopodiché per la prossima estate, supportati anche dall’architetto Bortone (componente della squadra di Federbalneari nel ruolo di urbanista con funzione di coordinatore tra le varie criticità, ndr) penseremo già da adesso ad avviare un nuovo percorso di lavoro dando vita a nuovi stabilimenti balneari che siano all’avanguardia e che offrano maggiori servizi”.

Insomma, solo tante parole, L’incontro di oggi, alla fine, non ha prodotto risultati. Tutto è rimandato ai prossimi giorni, quando in prefettura si terrà una “conferenza dei servizi emergenziale” alla presenza anche del sindaco, Mimmo Consales, così come richiesto da Della Valle.

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