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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I lati oscuri del drammatico raid

BRINDISI - La rapina a Cosimo Scialpi, non solo per le sue dinamiche di gratuita violenza, lascia aperti numerosi interrogativi. In questa drammatica vicenda c'è una informazione di base di cui i banditi erano in possesso, collegata all'attività di stoccaggio e ricollocazione dei rifiuti speciali della vittima.La convinzione dei rapinatori che Cosimo Scialpi avesse in casa la disponibilità di una grossa somma è molto sospetta. Quei soldi, tuttavia, non c'erano, perchè altrimenti la vittima li avrebbe consegnati per sottrarsi alle percosse, e allora i rapinatori hanno ripiegato sulla soluzione di spedire la vittima da amici o parenti a fare cassa.

BRINDISI - La rapina a Cosimo Scialpi, non solo per le sue dinamiche di gratuita violenza, lascia aperti numerosi interrogativi. In questa drammatica vicenda c'è una informazione di base di cui i banditi erano in possesso, collegata all'attività di stoccaggio e ricollocazione dei rifiuti speciali della vittima.La convinzione dei rapinatori che Cosimo Scialpi avesse in casa la disponibilità di una grossa somma è molto sospetta. Quei soldi, tuttavia, non c'erano, perchè altrimenti la vittima li avrebbe consegnati per sottrarsi alle percosse, e allora i rapinatori hanno ripiegato sulla soluzione di spedire la vittima da amici o parenti a fare cassa.

Ma si è trattatto di una mossa avventata, perchè se Scialpi avesse dato l'allarme, la casa sarebbe stata circondata dalla forze dell'ordine e molto difficilmente i banditi si sarebbero vendicati sulla moglie dell'imprenditore, trattenuta in ostaggio. Insomma, gli investigatori dei carabinieri, che dispongono anche dell'auto e delle armi dei rapinatori, hanno molto lavoro da fare per la ricostruzione minuziosa dei fatti e per capire perchè i quattro sconosciuti erano tanto certi che l'imprenditore non avrebbe chiamato la polizia o i carabinieri.

Scialpi, uomo gioviale sino alla morte per leucemia di un figlio, un paio di anni fa, e molto amico di Albano Carrisi, nei primi giorni di agosto del 2010 incappò in una vicenda collegata allo smaltimento illecito di rifiuti speciali. Noe e poliziabloccarono e sequestrarono un camion della società di igiene urbana di Brindisi, la Monteco, denunciandone il conducente il quale, all'insaputa dell'azienda, aveva prelevato dal deposito di Scialpi un carico di rifiuti speciali mimetizzandolo sotto rifiuti solidi urbani. Tutto sarebbe finito illegalmente nella discarica di bacino del Comune di Brindisi, ad Autigno. Il conducente fu licenziato da Monteco.

Un caso isolato? Cosa c'era dietro quell'episodio? E' una delle circostanze che gli investigatori, anche quelli della Squadra Mobile di Brindisi) stanno valutando per tentare l'identificazione degli autori del terribile raid della scorsa notte. L'ingresso della villetta degli Scialpi è videosorvegliato, non si può escludere che esistano anche registrazioni di alcune fasi dell'azione dei banditi, a meno che - prima di andar via - non abbiano portato con loro anche il dvd con le immagini.

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