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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Per ripulire la loro piazza, in campo i ragazzini con scope e sacchetti

Un’altra lezione dai cittadini al servizio di igiene urbana di Brindisi, che continua a restare carente. Stanchi di vivere in un contesto urbano degradato, sono scesi i campo gli adolescenti dei condomini circostanti per ripulire piazza Pietro Elia

BRINDISI – Un’altra lezione dai cittadini al servizio di igiene urbana di Brindisi, che continua a restare carente nelle more dei contenziosi amministrativi e del cambio di incarico di gestione. Stanchi di vivere in un contesto urbano degradato, sono scesi i campo gli adolescenti dei condomini circostanti per ripulire piazza Pietro Elia, uno degli agglomerati di vecchie case popolari nei pressi di viale San Giovanni Bosco.

Armati di sacchi di polietilene, di scope, guanti e rastrelli prelevati dalle dotazioni familiari, i giovanissimi volontari hanno raccolto carta straccia, plastiche, foglie secche accumulatisi nel tempo. Il luogo è fuori dalle rotte dei mezzi addetti allo spazzamento, che non intervengono in quella piazza da lungo tempo.

Pulizie piazza Pietro Elia-2

Dopo la giornata di pulizie straordinarie e volontarie, a sera la differenza con la situazione di alcun e ore prima era evidentissima. In piazza Pietro Elia, si noti bene, vi sono anche alcuni giochi per i bambini della zona. Un altro pezzo della Brindisi abbandonata riportato a galla dagli abitanti. In questa città c’è chi sporca e inquina, pressoché impunito, ma per fortuna anche chi difende il diritto a vivere in condizioni dignitose.

Pulizie piazza Pietro Elia (3)-2

Sui social, al cospetto dei sempre più numerosi episodi di intervento dei cittadini per ripulire aree di città trascurate dall’azienda che detiene l’appalto del servizio di raccolta rifiuti, è alta la polemica sull’opportunità o meno di sostituirsi a chi viene lautamente pagato per svolgere un compito che invece all’esito dei risultati presenta pecche sotto gli occhi di tutti.

Pulizie piazza Pietro Elia (4)-2

Ma anche l’intervento volontario dei cittadini è una forma di protesta, non un gesto di rassegnazione. L’importante è che ciascuno ricordi che la città ha bisogno di una amministrazione fatta di persone dotate di qualità e capaci di attuare buone pratiche. Da quanto si vede in giro, invece, sono già in corso operazioni trasformistiche per servire in tavola alle elezioni dell’anno prossimo la solita classe politica. I brindisini ci ricascheranno?

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