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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

I sindacati di polizia a Mantovano: "Siamo pochi"

BRINDISI - Gli organici della Polizia di Stato nel Brindisino, fermo ad una pianta organica del 1989, sono agli sgoccioli. Presto andranno in quiescenza 50 poliziotti, il commissariato di Mesagne è da tempo sotto organico, il centro Cara-Cie di Restinco è continuamente teatro di proteste e tentivi di evasioni e, da non dimenticare che "l’intera comunità sta vivendo dopo gli ultimi episodi criminosi, che hanno visto una netta recrudescenza della malavita con omicidi - anche tentati -, estorsioni, gravi atti intimidatori e dinamitardi perpetrati, altresì, in danno di colleghi in servizio nei commissariati decentrati". Tutto ciò è contenuto in una lettera dei sindacati Siulp, Sap e Silp Cgil al sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che già si era occupato mesi fa del problema, con una richiesta di incontro.

BRINDISI - Gli organici della Polizia di Stato nel Brindisino, fermo ad una pianta organica del 1989, sono agli sgoccioli. Presto andranno in quiescenza 50 poliziotti, il commissariato di Mesagne è da tempo sotto organico, il centro Cara-Cie di Restinco è continuamente teatro di proteste e tentivi di evasioni e, da non dimenticare che "l’intera comunità sta vivendo dopo gli ultimi episodi criminosi, che hanno visto una netta recrudescenza della malavita con omicidi - anche tentati -, estorsioni, gravi atti intimidatori e dinamitardi perpetrati, altresì, in danno di colleghi in servizio nei commissariati decentrati". Tutto ciò è contenuto in una lettera dei sindacati Siulp, Sap e Silp Cgil al sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che già si era occupato mesi fa del problema, con una richiesta di incontro.

"E’ doveroso precisare che i nostri organici, stilati nel lontano 1989, non sono rispondenti per le notevoli incombenze ricadenti sull’operatore di polizia del 2010. L’ultimo Accordo Nazionale Quadro (art.12) prevede, tra l’altro, che molti dipendenti possano chiedere l’esonero da attività esterne nelle ore serali e notturne, limitando notevolmente l’operatività", aggiungono i sindacati di polizia brindisini. "Non si possono, altresì, sottacere l’insufficienza dell’organico del Commissariato di Mesagne (peraltro non ancora istituito nell’89, composto all’epoca da personale attinto dalla pianta organica di cui sopra) e la prossima quiescenza di circa cinquanta poliziotti dell’intera provincia e dei vari settori".

"Di non poco conto, è il perdurare degli episodi di violenza e i tentativi di fuga posti in essere da stranieri ospiti nel Centro di Restinco, unico esempio sull’intero territorio nazionale a configurare due diversi modelli: CARA e CIE (accoglienza e detenzione amministrativa), - ricordano i dirigenti dei tre sindacati nella nota al sottosegretario -  la cui diversificata destinazione richiede strutture e servizi più specifici, accurati ed attenti. Ormai, con cadenza sempre più frequente, per fronteggiare dette esigenze di ordine pubblico, si è costretti a distogliere le Volanti dal controllo del territorio e attingere personale dagli uffici, settori burocratici di non meno delicatezza e tempestività nella trattazione delle pratiche".

"Proprio per questa esigua presenza di personale in loco, le scriventi OO.SS. sono state da stimolo verso le locali autorità provinciali di pubblica sicurezza affinché agissero celermente nella richiesta di rinforzi esterni per la necessaria vigilanza del Centro. Purtroppo, l’invio di personale con uno specifico addestramento psico-fisico, adeguato a sostenere situazioni di diretto contatto (Reparto Mobile), non avvengono su Brindisi in modo continuo. I sindacati di Polizia della provincia di Brindisi SIULP, SAP e SILP per la CGIL, riuniti in Osservatorio, ripongono massima fiducia verso i progetti e le pianificazioni che il Dicastero dell’Interno vorrà intraprendere nell’immediato futuro per la tutela della sicurezza pubblica e per il contrasto alla criminalità di tutto il nostro territorio. Peraltro, ben consci della sensibilità verso le donne e gli uomini della Polizia di Stato e del loro operato che in più occasioni ha contraddistinto la Sua persona, le sottoscritte OO.SS., compatibilmente con i Suoi innumerevoli impegni istituzionali, gradirebbero poterLe esprimere personalmente la profonda e seria preoccupazione dell’intera categoria".

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