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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Turismo e storia: il bastione S.Giacomo cuore della città medievale

Il bastione San Giacomo, fulcro per secoli della cinta muraria posta a difesa della città, può diventare il cuore del rilancio turistico

BRINDISI - Il bastione San Giacomo, fulcro per secoli della cinta muraria posta a difesa della città, ha ospitato, dall’1 al 3 settembre, in coincidenza con la festa patronale, la V edizione del Medieval Fest. Il parco medievale, con forme digitali ad alta tecnologia e proposte di esperienze laboratoriali, può divenire riferimento permanente per le varie esperienze di ricerca e “messa in scena”.

Non casualmente, ha proposto evocazioni varie e continuità esperienziale di forte impatto, coinvolgendo i tanti operatori culturali, i creativi, le aziende e le istituzioni del territorio. Mentre i bagliori delle luminarie disegnavano archi nel cielo, animate tavole rotonde, svoltesi in affollatissime sessioni, hanno disegnato possibili futuri scenari per il turismo locale coniugando cultura, storia, innovazione.  

La rinascita dell'antica fortificazione

Il tema centrale del primo incontro, venerdì 1 settembre, era costituito da Territorio, cultura e turismo esperienziale. I lavori, coordinati e introdotti da Emanuele Amoruso, sono stati aperti da Onofrio Vito Padovano, viceprefetto aggiunto con funzioni vicarie, sub commissario a Palazzo di Città, in rappresentanza del Comune di Brindisi.

Nel suo intervento Padovano ha evidenziato quanto si sta operando per rendere pienamente fruibili i grandi complessi monumentali della città; in tale contesto si concentra l’attenzione verso il bastione San Giacomo che, almeno per i prossimi sette anni, potrebbe tornare a un pieno utilizzo ospitando, grazie alla costituzione di un’Ats, di cui è ente capofila il Comune, un parco tematico medievale. 

Brindisi - Bastione S.Giacomo-2

Si tratta di una pratica di partenariato pubblico-privato che apre una prospettiva di utilizzo e di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di proprietà comunale: il bastione di via Nazario Sauro diventerà la base logistica e operativa di un ampio programma di attività cui si chiede di rinsaldare le radici identitarie della città, compreso il ruolo di città avamposto della Via Francigena, un fascio di strade che nel Medioevo portava i fedeli da Canterbury a Roma e da lì a Gerusalemme, passando dal porto di Brindisi.

Il bastione e la Via Francigena

Laboratori, eventi, percorsi didattici, esperienze di realtà aumentata, visite guidate, progetti tematici con le scuole, seminari e incontri di studio, sviluppo di app dedicate, rievocazioni, mostre e giochi a tema, corsi sull’artigianato medievale, fino al cammino a ritroso Brindisi-Canterbury che snoderà in modalità itinerante la carovana di artisti e attrazioni del «Medieval Fest».

Il percorso fissa alcuni punti saldi come la collaborazione con il Politecnico di Milano, partecipato dal docente brindisino Giuseppe Amoruso, che svilupperà tutti gli strumenti di innovazione tecnologica del progetto. Sull’onda di un protagonismo storico riscoperto, la città con il suo bastione può polarizzare un turismo internazionale capace di moltiplicare l’interesse per il territorio e generare economia.

Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità del sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, ha sottolineato come la strutturazione della memoria – attraverso anche la proposta di un parco tematico- possa costituire motivo di attrazione. Il traffico crocieristico è in aumento e occorre proporre esperienze puntando sulla cultura come valore aggiunto per il territorio; quanto è accaduto nei secoli nella città può trasformarsi, attraverso la conoscenza, nel migliore dei marketing territoriali. 

Esperienze dirette sul campo sono state esposte da Tiziano Casole che ha operato a lungo nel castello di Zunelle, nei pressi di Belluno, dove, dal 2012, ad accogliere il visitatore c'è la ricostruzione di un vero e proprio villaggio medievale, attivo e vitale.  L’iniziativa, dal grande spessore didattico, ha avuto grande successo.

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Nel settore delle rievocazioni storiche è attiva la Compagnia d'Arme Milites Friderici II di Oria; Cosimo Candita ne ha ricostruito l’impegno rilevando l’impatto avuto da La Croce e la Luna. Gli eserciti di Dio: spettacolo che rievoca fatti della terza crociata detta dei tre Re, occorsa il 1189, e promuove la tolleranza e la libertà di culto contro ogni fanatismo e atto di violenza compiuto nel nome di un dio.

La Brindisi medievale per il turismo

Il passato, in questo caso, è occasione critica di ripensamento e non di anacronistiche nostalgie; la rievocazione è un mezzo per esplorare la nostra ricchezza culturale. Questo tema è stato legato da Donato Caiulo, presidente del Propeller Club di Brindisi, all’indotto che un porto genera; sarà interessante analizzare i dati – ha rilevato – relativi agli accosti delle navi da crociera, ben spesso costrette per avverse condizioni meteo a ormeggiare ai moli di Costa Morena, per verificare quanti fra i turisti a bordo hanno scelto di visitare la città o l’hinterland e cosa è mancato nell’offerta.

La città va ripensata nella sua globalità; se è accogliente per i suoi abitanti, lo sarà anche per chi la visita; l’architetto Carlo Sciarra ha posto così i temi concernenti la rigenerazione urbana e la riqualificazione dell’intera area su cui insiste il bastione di San Giacomo, letteralmente circondato ormai dai neo ruderi che si allineano su via Federico II e la sottostante via Bastioni.

La città è un teatro i cui attori sono gli abitanti; su questo tema si è soffermato Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese che ha ricordato iniziative, quali Puglia Night Parade in cui cultura e spettacolo hanno avuto la funzione di promuovere il turismo; di fatto si è creata impresa attraverso l’utilizzo dei beni culturali tracciando un percorso che non va abbandonato.

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Dello stesso avviso Pierangelo Argentieri, presidente dell’Associazione Albergatori della provincia di Brindisi il quale ha rimarcato l’importanza di comprendere i bisogni che alimentano i flussi turistici; l’ospitalità deve adeguarsi ai modelli di un turismo lento, attento alle particolarità e alle specificità del territorio che devono trovare espressione nei luoghi custodi della memoria che va trasmessa attraverso le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Luigi De Luca, della Regione Puglia, ha rilevato la crescente importanza che avranno i poli bibliomuseali di pertinenza regionale – come quello di Brindisi - nella produzione culturale e conseguentemente di valori sociali. Si tratta di investire sulle comunità locali che con le loro peculiarità possono contribuire a destagionalizzare il turismo nell’ambito del Piano Strategico Turismo-Cultura.

La tavola rotonda di domenica 3 settembre, in continuità col dibattito avviato venerdì, ha avuto svolgimento, in due sessioni. La prima sessione, i cui lavori sono stati coordinati da Antonio Mario Caputo, ha avuto come tema il Mezzogiorno normanno-svevo; dopo un apprezzatissimo intervento introduttivo di Anna Cinti, responsabile della più attiva istituzione museale cittadina costituita dalla collezione Faldetta, sono seguiti gli interventi di Cristian Guzzo, Giacomo Carito, Giuseppe Marella, inframezzati dall’efficace e convincente lettura di testi del XIII secolo sia della scuola siciliana che di biografi federiciani di parte guelfa e ghibellina da parte dell’attore Cesare Pasimeni. 

I tre studiosi si sono soffermati sui nuclei fortificati del regno di Sicilia quali moduli di organizzazione e controllo del territorio; si tratta di temi al centro di un vasto dibattito e centrali per Brindisi. La seconda sessione ha avuto come tema centrale Castel del Monte. Nuove ipotesi interpretative. Emanuele Amoruso ha dialogato con Ubaldo Occhinegro autore, con Giuseppe Fallacara, di Castel del Monte. Nuova ipotesi comparata sull'identità del monumento.

 Nel testo si sostiene come l’analisi della struttura renda poco verosimili sia sue letture a scopi difensivi o di presidio che di tipo residenziale. La complessità dell’evento ha richiesto l’apporto, nello specifico di ciascuno, di varie realtà istituzionali e associative; il Comune di Brindisi ha patrocinato e supportato l’iniziativa cui hanno offerto collaborazione Intbau Italia, la sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, Diecieventotto Brindisi, In_Chiostri, il Gruppo Archeologico Brindisino, i Milites Friderici II, Isola.

                                                                                                                                                             

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