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Cronaca San Pancrazio Salentino

Discarica di rifiuti speciali nell'agriturismo: sequestro e denuncia

I carabinieri del Noe di Lecce hanno individuato e sequestrato una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in un agriturismo di San Pancrazio Salentino. Denunciato l'amministratore

SAN PANCRAZIO SALENTINO – Soggiorni turistici e rifiuti speciali. Accade, anzi continua ad accadere anche questo nel “Salento da bere”. A San Pancrazio Salentino, nel corso di uno specifico servizio di contrasto alle irregolarità in materia ambientale, i carabinieri del Noe di Lecce, all’interno di un agriturismo di proprietà di una società leccese, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area di circa cinquemila metri quadrati, già oggetto di scavo.

All’interno di questo sito erano stati illecitamente depositati ingenti quantitativi di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da sansa, inerti provenienti da demolizioni edili, onduline in cemento- amianto, terre e rocce da scavo, plastiche e traversine ferroviarie (trattate al creosoto).

Insulti ambientali in un panorama agrario aggredito anche in tempi recenti, quindi, dopo quelli degli anni e dei decenni passati (a San Pancrazio è ancora vivo il ricordo dell’inquinamento della falda causato dall’immissione di reflui delle lavorazioni di una nota società farmaceutica che operava nella zona industriale di Brindisi).

agriturismo rifiuti speciali-2

Contestualmente è stato sottoposto a sequestro preventivo dai militari al comando del  tenente colonnello Nicola Candido anche uno scarico che illecitamente convogliava le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali all’interno del medesimo scavo. Al termine del controllo, l’amministratore unico della società che gestisce la struttura è stata segnalato alla procura della Repubblica di Brindisi perché ritenuto responsabile del reato di gestione illecita di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi ed attivazione di uno scarico non autorizzato.

Il valore complessivo dei terreni sottoposti a sequestro pari a circa trentamila euro. L’autorità giudiziaria e quella amministrativa (Provincia di Brindisi, Regione Puglia e Comune di San Pancrazio Salentino) sono state tempestivamente informate del sequestro dal Noe per i successivi provvedimenti di competenza.

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