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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il bomber è assente. "Solo una finzione"

BRINDISI – La terza udienza del processo per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi comincia, come preannunciato dal suo difensore, Franco Orlando, con la gabbia dell’imputato vuota. Giovanni Vantaggiato stenta a presenziare al processo, aveva fatto sapere la difesa, perché è psichicamente e fisicamente non al pieno della sue facoltà. "Anche questa è tutta una strategia", ha detto prima dell’inizio dell’udienza Selena Greco, una delle compagne della sedicenne rimasta uccisa nell’attentato, Melissa Bassi, rimasta gravemente ferita con altre studentesse.

BRINDISI – La terza udienza del processo per la strage del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi comincia, come preannunciato dal suo difensore, Franco Orlando, con la gabbia dell’imputato vuota. Giovanni Vantaggiato stenta a presenziare al processo, aveva fatto sapere la difesa, perché è psichicamente e fisicamente non al pieno della sue facoltà. "Anche questa è tutta una strategia", ha detto prima dell’inizio dell’udienza Selena Greco, una delle compagne della sedicenne rimasta uccisa nell’attentato, Melissa Bassi, rimasta gravemente ferita con altre studentesse.

Selena Greco è sempre presente assieme alla compagna Azzurra Camarda, chiamata oggi a deporre in avvio di dibattimento. Selena racconta della visita di ieri alla Morvillo del ministro Francesco Profumo e della sorella del giudice Giovanni Falcone, Maria: “Ci ha invitati ad andare avanti, di continuare a frequentare la scuola e diplomarci, per un futuro migliore".

Azzurra Camarda indossa la maglietta fatta stampare dagli studenti della scuola gemella inaugurata ieri nel tormentato quartiere di Scampia a Napoli, e intitolata proprio a Melissa Bassi: "Anche se lui non ci sarà', noi saremo qui. Sappiamo che la sua e' tutta una finzione", dice. Poi la deposizione, le risposte prima alle domande dei pm Cataldo Motta e Guglielmo Cataldi, poi dell’avvocato Raffaele Missere per una delle parti civili, Cosimo parato, che Vantaggiato tentò di uccidere con una bici imbottita di esplosivo il 24 febbraio del 2008 a Torre Santa Susanna.

"Melissa era accanto a me, pensavo a un incidente o a un sogno, ero piena di sangue. Poi mi hanno detto che c'era stata una bomba. Da quel momento non ricordo piu' nulla", ha detto Azzurra ai pm, ricostruendo ciò che dell’attentato è rimasto impresso nella sua memoria. "Ero insieme a Melissa e Selena e' stata l'ultima volta che l'ho vista. Melissa era alla mia destra". Rispondendo all’avvocato Missere, Azzurra Camarda Azzurra ha raccontato di aver notato, due settimane prima della strage, un uomo solo seduto sulla panchina nei pressi della scuola: "Lo abbiamo visto prima di entrare in classe. Era da solo e leggeva il giornale".

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