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Cronaca

Il caso Prudentino imbarazza il governo albanese: in società col figlio parenti del premier e di un ministro

TIRANA – Nel governo albanese scoppia un caso Prudentino. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa da Tirana, Albino Prudentino, 59 anni di Ostuni, arrestato l’altro ieri a Valona nell’ambito dell’Operazione Calypso dai carabinieri del Ros e dalla polizia locale, avrebbe stretto legami d'affari con personaggi vicini al governo di Tirana. Il fatto è riportato con grande risalto dagli organi di informazione albanesi che hanno pubblicato gli atti societari delle tre compagnie fondate, con altri soci, da uno dei figli del contrabbandiere internazionale, Angelo, già coinvolto col padre ed altri fratelli bell’Operazione Hellas del novembre 2001, condotta dalla Guardia di Finanza di Bari tra Italia e Grecia.

TIRANA – Nel governo albanese scoppia un caso Prudentino. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa da Tirana, Albino Prudentino, 59 anni di Ostuni, arrestato l’altro ieri a Valona nell’ambito dell’Operazione Calypso dai carabinieri del Ros e dalla polizia locale, avrebbe stretto legami d'affari con personaggi vicini al governo di Tirana. Il fatto è riportato con grande risalto dagli organi di informazione albanesi che hanno pubblicato gli atti societari delle tre compagnie fondate, con altri soci, da uno dei figli del  contrabbandiere internazionale,  Angelo, già coinvolto col padre ed altri fratelli nell’Operazione Hellas del novembre 2001, condotta dalla Guardia di Finanza di Bari tra Italia e Grecia.

Tutte e tre le società operavano nel campo delle scommesse e dei giochi d'azzardo, proprio il nuovo orizzonte del business del clan Scu guidato dal mesagnese Daniele Vicientino. In una di queste aziende, denominata Betting system Albania, la sorella del ministro dell'Integrazione di Tirana, Majlinda Bregu, risulta essere membro del consiglio d'amministrazione, e suo marito invece socio con un cospicuo pacchetto: il 20 per cento delle quote. Il restante 80 per cento faceva riferimento ad Angelo Prudentino.

Ora il governo albanese è accusato dall’opposizione – riportano i giornali locali - di fare affari con la mafia. Il leader socialista Edi Rama ha chiesto le dimissioni del ministro Bregu. “Non vedo cosa debba succedere ancora perchè lei se ne vada”. Il ministro Bregu ha subito replicato nel pomeriggio: “Io non posso essere a conoscenza di quello che fanno i miei cognati”. Bregu poi ha dimostrato una dichiarazione rilasciata dalle autorità italiane lo scorso gennaio del 2010, secondo cui Angelo Prudentino risultava incensurato. E questo è un pezzo di carta destinata ad inaugurare un giallo, a meno che non sia stato lo stesso Prudentino o persona ad egli legata a fornire l'attestazione.

Sempre secondo quanto pubblicato dalla stampa di Tirana, sarebbe stata la stata la stessa sorella del ministro Bregu, Ornela,  a raccontare che ieri “a causa della incerta situazione creatasi dopo l'arresto di suo padre, Angelo Prudentino ha chiesto di ritirarsi dalla società e di aver venduto ieri il suo 80 per cento delle azioni”. In un altra società di Prudentino - la Bet Plus -  la stampa ha denunciato invece, la presenza in qualità di esperto contabile anche della nipote del primo ministro albanese Sali Berisha, Shpresa Brecani, la quale immediatamente si è difesa dichiarando di aver solo prestato “per cortesia” il suo nome nella compilazione delle procedure burocratiche e di non aver mai esercitato quella funzione.

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